Francesco Bagnaia è nella seconda qualifica del GP di MotoGP Argentina. Il pilota Ducati è caduto verso la fine della sessione, ma anche senza riuscire a migliorare negli ultimi cinque minuti, ha concluso in 10ª posizione, con un distacco di appena 0,011s.
Il campione 2022 e 2023 ha menzionato che c’è stato un progresso tra le prove libere e la sessione: ‘Questa mattina mi sentivo più o meno come in Thailandia, con alcuni problemi. E questo pomeriggio abbiamo cambiato un po’ la moto, anche alcune parti, e mi sento di nuovo bene in frenata, in ingresso. È stato meglio, quindi sono felice di questa sensazione’.
Interrogato sulle difficoltà che ha affrontato, Bagnaia ha spiegato: ‘Ho avuto molte difficoltà in frenata sin dal test in Thailandia. La prima parte della frenata, l’ingresso e lasciare andare la moto. La mia sensazione non era la stessa dell’anno scorso – avevo difficoltà a fermare bene la moto, a controllare lo scivolamento. Era difficile per me. Questo pomeriggio abbiamo cambiato un po’ la moto, ed è stato meglio. Mi sento più come l’anno scorso’.
Nonostante i miglioramenti, il #63 non è riuscito a trasformarli in guadagni di tempo sul giro negli ultimi minuti a causa di una caduta, di cui si è rammaricato: ‘Purtroppo, sono caduto durante il secondo tentativo dell’attacco al tempo, ed è stata un po’ una vergogna, perché avevo bisogno di questo tempo sul giro, volevo sentire la velocità. Ma sono nella top ten, e questo è già buono considerando la mia sensazione’.
Quanto oltre avrebbe potuto andare Bagnaia senza la caduta? Il pilota ha risposto: ‘Penso che avrei potuto migliorare di tre e mezzo decimi. Sarebbe stato molto buono, perché nel primo tentativo non ho fatto nulla di folle perché volevo il tempo sul giro, ma ho sbagliato la curva 5, la curva 7, un po’ la 11. Quindi, sento che avrei potuto migliorare qualcosa’.
Rischiando di non accedere direttamente al Q2, l’italiano ha parlato delle sue sensazioni mentre guardava l’esito della sessione: ‘Già quando ero sullo scooter, pensavo: «Ok, finirò 11° per pochi decimi, sarà una merda». Ma fortunatamente ero dentro»’.