Quello che è successo in Thailandia sembra probabile che si ripeta in Argentina. Marc Márquez ha guidato la prima sessione di prove libere questa mattina a Termas de Río Hondo, mostrando rapidamente la sua velocità.
Johann Zarco (Castrol Honda LCR) è stato il primo leader della sessione, davanti a Maverick Viñales (Red Bull KTM Tech3). I due sono rimasti i leader precoci in una sessione che non era molto rappresentativa, poiché le condizioni della pista si prevedevano al loro peggio per tutto il weekend.
Álex Rins (Monster Energy Yamaha) è salito al terzo posto, con Marco Bezzecchi (Aprilia) al quarto dopo dieci minuti. Sorprendentemente, a questo punto, nessuna Ducati era tra i primi otto.
2023 #ArgentinaGP
— MotoGP™il vincitore Bezzecchi va in testa!
#MotoGP pic.twitter.com/Pbr0usKHDS
(@MotoGP) 14 marzo 2025
Con 28 minuti rimanenti, Bezzecchi ha finalmente superato Zarco per prendere il comando. Tuttavia, poco dopo, Álex Márquez (BK8 Gresini/Ducati) è andato ancora più veloce. Pedro Acosta (Red Bull KTM) e Joan Mir (Honda HRC Castrol) erano anche tra i primi cinque in quella fase.
Qualche momento dopo, Marc Márquez (Ducati) ha registrato il tempo più veloce, davanti a suo fratello Álex. Un «déjà vu» di quanto accaduto due settimane fa a Buriram. Zarco era migliorato, salendo al terzo posto prima di riprendersi il primo con 20 minuti rimanenti. Entrando negli ultimi dieci minuti, Bezzecchi è salito al secondo posto.
Blink and you'll miss this @marcmarquez93 save
— MotoGP™#ArgentinaGP
pic.twitter.com/7zrnZytxrl
(@MotoGP) March 14, 2025
Con sette minuti rimanenti, Marc Márquez è tornato in cima alla classifica dei tempi. Nessuno è riuscito a detronizzarlo fino alla fine, anche se Zarco è migliorato per finire secondo, a solo 0.026 secondi di distanza. Álex Márquez ha conquistato il terzo posto, con Bezzecchi al quarto e Luca Marini (Honda HRC Castrol) a completare la top five.
Nel frattempo, Francesco Bagnaia (Ducati) ha avuto una sessione tranquilla, finendo solo 16° e a più di 1.3 secondi dietro Marc Márquez. Nonostante le condizioni insolite della pista, ci sono sicuramente alcune preoccupazioni per il #63.