Il ritiro shock di Novak Djokovic dalla semifinale degli Australian Open a causa di un infortunio alla gamba ha gettato incertezza sulla sua nuova partnership di coaching con Andy Murray. I due, che hanno unito le forze nel novembre 2024, avevano lavorato insieme per la prima volta a Melbourne, catturando l’attenzione del mondo del tennis.
Sebbene la loro collaborazione sembrasse promettente, Djokovic ha ammesso durante una conferenza stampa dopo il suo ritiro per infortunio contro Alexander Zverev che il futuro della loro partnership rimane incerto.
Djokovic sulla partnership: “Dobbiamo calmarci”
Djokovic, visibilmente deluso dopo essersi ritirato dalla semifinale a causa di un muscolo strappato, ha detto che era troppo presto per decidere i prossimi passi con Murray:
“Non lo so. Entrambi eravamo delusi per quello che è appena successo, quindi non abbiamo parlato dei passi futuri. Siamo appena scesi dal campo. Parlerò sicuramente con Andy e lo ringrazierò per essere qui con me, gli darò il mio feedback, che è, ovviamente, positivo, e vedrò come si sente.”
Riconoscendo il peso emotivo del momento, Djokovic ha aggiunto:
“In questo momento, siamo ancora scottati e delusi, quindi è un po’ difficile voltare pagina e iniziare a parlare di quali saranno i prossimi passi. Penso che entrambi abbiamo bisogno di calmarci un po’ e poi avremo una chiacchierata.”
Murray: “Parleremo dopo il torneo”
Murray ha condiviso i sentimenti di Djokovic, sottolineando che la loro futura collaborazione sarà discussa a tempo debito:
“Io e Novak abbiamo concordato che dopo il torneo parleremo. Lo faremo.”
Il ex numero 1 del mondo ha anche espresso gratitudine per il caloroso ricevimento ricevuto dal lungo team di Djokovic, evidenziando il loro ruolo nel successo duraturo del serbo:
“Sono stati un grande team. A volte sembra un po’ imbarazzante che, a causa della mia relazione con Novak, quanto le persone parlino di questo, o quando c’è un buon risultato o una buona prestazione, che sia perché l’ho aiutato.”
Murray ha continuato:
“Sono pienamente consapevole che il team che è con lui ha fatto un lavoro incredibile per molti, molti anni per permettergli di continuare a competere a questo livello all’età che ha. Sono stati tutti davvero, davvero utili per me. Mi hanno accolto davvero nel team. È stato fantastico farne parte.”
Una collaborazione memorabile nonostante l’incertezza
Sebbene la partnership tra Djokovic e Murray rimanga in sospeso, la loro collaborazione all’Australian Open ha offerto momenti memorabili. Dalle discussioni animate durante un set di allenamento con Carlos Alcaraz all’abbraccio sentito di Djokovic con Murray dopo la sua vittoria nei quarti di finale, la loro dinamica sembrava funzionare.
Anche se Djokovic non è riuscito a conquistare l’undicesimo titolo agli Australian Open, la coppia ha offerto uno sguardo sul genio strategico e la camaraderie tra due leggende dello sport.
Cosa c’è in serbo per Djokovic e Murray?
Con Djokovic che inizia la sua ripresa dall’infortunio, la decisione di prolungare la sua partnership con Murray dipenderà probabilmente dalla direzione che entrambi i giocatori vogliono prendere. Per Djokovic, che sta navigando nel crepuscolo della sua carriera, l’intuizione di Murray come ex rivale potrebbe fornire un vantaggio.
Se dovessero separarsi, la loro collaborazione di breve durata sarà comunque ricordata come un capitolo affascinante nella storia del tennis—uno che ha riunito due grandi in una capacità unica e inaspettata.