Honda, il gigante giapponese dell’industria delle due ruote, si sta preparando a entrare nel mercato dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) per motociclette con un approccio innovativo basato su telecamere stereoscopiche, invece dei sistemi radar già utilizzati dai concorrenti.
Mentre produttori come Ducati, KTM, Kawasaki, Yamaha e Moto Guzzi commercializzano già modelli dotati di radar frontali per il controllo della velocità adattivo, e marchi come Triumph e Indian si concentrano su radar posteriori per il monitoraggio degli angoli ciechi, Honda ha scelto un percorso diverso, sviluppando la propria tecnologia invece di fare affidamento su fornitori esterni.
Il progetto, che è passato praticamente inosservato all’ultima edizione del salone EICMA, è stato presentato su una Honda Africa Twin esposta presso lo stand di Hitachi Astemo (un’azienda in cui Honda detiene una partecipazione del 40%). Questa soluzione utilizza due telecamere frontali che forniscono una visione stereoscopica della strada, funzionando in modo simile alla visione umana per calcolare distanze e velocità relative.
Oltre al controllo della velocità adattivo, questa nuova iterazione della tecnologia Astemo aggiunge la capacità di analizzare la superficie stradale stessa, identificando irregolarità prima di raggiungerle – una funzionalità particolarmente utile per i motociclisti, che sono più vulnerabili agli urti rispetto agli automobilisti.
L’integrazione di questa tecnologia con componenti di Showa (sospensioni), Keihin (sistemi di alimentazione) e Nissin (freni) – tutte aziende sotto l’ombrello di Astemo – suggerisce un sistema olistico in cui sospensioni semi-attive, controllo della trazione e ABS possono reagire in anticipo alle condizioni stradali rilevate dalle telecamere.
Sebbene Honda sembri essere in ritardo nella corsa per i sistemi ADAS per motociclette, l’azienda è già leader in questo campo nel settore automobilistico. Il suo modello Legend, commercializzato in Giappone, è stato il primo a raggiungere l’autonomia di “Livello 3” nel 2021, consentendo la guida autonoma in determinate condizioni senza supervisione costante del conducente.
Il prototipo Africa Twin dotato di tecnologia Astemo suggerisce che quando Honda introdurrà finalmente i sistemi ADAS nelle sue motociclette di produzione, questi potrebbero stabilire un nuovo standard per la sicurezza e la comodità dei motociclisti.
Fonti del settore indicano che Honda potrebbe presentare i suoi primi modelli dotati di questa tecnologia già il prossimo anno, consolidando la sua posizione all’avanguardia nell’innovazione tecnologica nel mondo delle due ruote.
Fonte: CycleWorld