Il GP del Portogallo è stato inevitabilmente segnato da uno scontro tra titani del MotoGP attuale, con Marc Márquez e Pecco Bagnaia che sono caduti proprio verso la fine della gara di domenica a Portimão. Entrambi i piloti erano ben posizionati e avrebbero sicuramente ottenuto punti, ma in modo drammatico sono caduti a due giri dal termine.
Quando è stata ufficializzata l’assunzione di Márquez da parte del team Gresini Racing, molte voci si sono levate affermando che la casa di Borgo Panigale avrebbe dovuto gestire con attenzione i piloti con la Desmosedici, e che un pilota del calibro di Márquez avrebbe sicuramente fatto “tremare” la struttura, facendo riferimento all’ego dei piloti ducatisti.
Dopo un GP del Qatar in cui tutto è andato per il verso giusto, per quanto riguarda questo confronto di ego, lotte e rivalità in pista, ecco che domenica al GP del Portogallo è emerso un nuovo capitolo di una storia che promette di avere molti capitoli intensi.
Se Márquez è un pilota impetuoso e molto aggressivo in pista, la verità è che guardando la generalità dei commenti tra i piloti attuali della griglia e non solo, anche se è stato un incidente di gara, come è l’opinione della Direzione di Gara, le “colpe” su chi è responsabile di cosa sono ricadute, in generale, su Bagnaia.
Tra i responsabili della Ducati, Davide Tardozzi si è già pronunciato, citato da MotoSprint, concordando con la Direzione di Gara e nell’aspettativa di calmare gli animi tra le parti, affermando: ‘Senza dubbio è stato un incidente di gara. È chiaro che in determinate situazioni sarebbe stato meglio essere più tranquilli, ma i due piloti si sono spiegati, quindi penso che sia una questione risolta e chiusa con una stretta di mano’.
Gigi Dall’Igna, su Linkedin, aveva precedentemente affermato: ‘L’incidente che ha coinvolto Pecco e Marc è stato molto spiacevole, negando loro entrambi la possibilità di accumulare punti importanti per la classifica del campionato, in una gara complessa in cui non sono stati in grado di lottare per la vittoria. Onestamente, qualsiasi altro commento sarebbe molto superfluo’.
Commentando la situazione, Márquez ha detto di aver parlato con Bagnaia e che quest’ultimo si è spiegato, anticipando che il #1 abbia imparato dal momento: ‘[…] Pecco mi ha detto che stava pensando a due punti in più e a difendere la posizione. Nelle prime tornate devi essere aggressivo, nelle ultime tornate se stai lottando per la vittoria forse puoi essere aggressivo. Ma in questa gara penso che non fosse il momento di essere così. Ma, beh, lui ha deciso. e sicuramente imparerà’, e ha aggiunto:
– […] È un incidente di gara al limite, sulla linea rossa. Ma i commissari devono decidere qual è il limite. Quindi alla fine è chiaro che per me è stato un errore di Pecco, ma non solo l’incidente. Perché alla fine ha cercato di recuperare, è stato troppo ottimista e c’è stato un contatto e può succedere. Ma è stato un errore mentre stavamo lottando per il quinto/sesto posto – due punti in più, due punti in meno. E lui stava avendo molte difficoltà soprattutto con il pneumatico posteriore. Quindi alla fine, a tre/quattro giri dalla fine sai che perderai la posizione, quindi non era necessario recuperare in modo così aggressivo. Ma ha deciso così. La conseguenza sono stati zero punti per la Ducati.
Dal lato di Bagnaia, ha reagito così all’argomento: ‘Quando Marc è arrivato, ha solo cercato di sorpassare, è andato largo, ho cercato di chiudere la traiettoria, lui ha chiuso la sua traiettoria e siamo entrati in collisione. È qualcosa che mi irrita, ma è normale. È un incidente di gara e dobbiamo andare avanti. […] Quando mi ha sorpassato, è andato largo. Quando un pilota davanti a te con cui stai lottando va largo, cosa vuoi fare? Sorpassarlo di nuovo, per guadagnare più punti. Dal mio punto di vista non è stato rischioso’.
Resta da vedere cosa succederà nelle prossime gare, perché guardando le prestazioni in moto non ci sono dubbi che Márquez sia un elemento da tenere in considerazione per il campionato e il campione, con un’influenza diretta o più indiretta e con altri piloti molto attenti a ciò che può accadere tra tutti i “galloni per lo stesso posatoio”.