A partire dal prossimo anno, il MotoGP potrebbe avere un sistema di comunicazione radio con i piloti, inizialmente unilaterale con messaggi relativi alla sicurezza della direzione di corsa per i piloti.
I test sono già in corso, riprendendo il mese scorso a Misano. L’ex pilota Rúben Xaus considera che ci siano alcuni aspetti da tenere in considerazione, a cominciare da chi comunica e quando lo fa:
– Penso che per quanto riguarda lo spettacolo gli interessi. Per quanto riguarda la comunicazione, non so – diversi piloti si sono espressi e hanno dato la loro opinione. Quello che trovo complesso qui è come aprire questa comunicazione e in quale momento: chi parla con il pilota, e in che momento e in quale situazione di corsa?’.
Lo spagnolo ha detto nel podcast Dura la Vita che c’è il rischio che le distrazioni generino incidenti: ‘Perché se stai lottando per una posizione in curva a 250 km/h, inclinato, chi ha la capacità di aprire il microfono e parlare con il pilota? In quel momento puoi perdere attenzione, e qualsiasi perdita di attenzione a quei limiti può provocare un errore. Dall’esterno, è molto facile, ma quando sei un pilota sei lì, se senti una voce senza aspettartela…’.
Xaus sostiene, quindi, che la comunicazione dovrebbe sempre essere avviata dal pilota: ‘Quindi, penso che si dovrebbe parlare molto di questo argomento: vedere in quale momento e quando si apre questa comunicazione, e ovviamente considero che sia sempre il pilota a doverla aprire’.