Recentemente, Massimo Rivola ha criticato duramente i regolamenti del Campionato Mondiale Superbike. Il direttore esecutivo della Aprilia Racing ha detto al sito Corse di Moto che il campionato “ha un regolamento stupido”, sostenendo che le moto devono essere veramente derivate dai modelli di produzione.
Gregorio Lavilla, direttore esecutivo del WSBK, ha già risposto alle critiche di Rivola. Il dirigente del campionato ha difeso sul sito GPOne.com che i giudizi sul lavoro degli altri devono essere fatti con rispetto e conoscenza:
– Ho letto quello che Rivola ha detto sui regolamenti delle Superbike. Prima di tutto, non mi azzardo a giudicare il lavoro degli altri. E se dovessi farlo, lo farei con rispetto, perché devi conoscere le altre dinamiche per farlo. Se dice che i regolamenti sono stupidi, significa che non ha capito l’interesse dei costruttori o forse non lo sa, perché un costruttore che vince vuole farlo attraverso la competizione e il merito.
Rivola crede che i regolamenti dovrebbero prevedere moto più vicine alle Superstock, e Lavilla ha risposto anche a questa opinione: ‘Significa una moto con prestazioni inferiori. Quindi forse ha una palla di cristallo e sa che tra cinque anni una Stock renderà meglio delle attuali? Certamente la maggior parte dei costruttori mira a un prodotto con alte prestazioni ed esclusivo, e rispetto anche questa filosofia, così come quelli che dicono di non identificarsi con il mercato. Quindi c’è qualcos’altro. Se con le Stock avessimo la garanzia che tutti i produttori fossero allo stesso livello, non sarebbe un problema’.
Il direttore esecutivo del WSBK ha spiegato, quindi, quale sia la sfida dei regolamenti delle Stock: ‘Il problema è che i costruttori hanno una filosofia diversa e, di conseguenza, è molto complicato raggiungere un equilibrio. In tutto ciò non capisco un’altra cosa. Lui [Rivola] parla delle Stock, ma dove era nel 2013, 2014, 2015? È così interessato alle Stock che pensa sia bene fare una moto con una cilindrata maggiore per stare al passo?‘.