La Yamaha sta intensificando l’esplorazione dell’idrogeno come fonte di energia, sia nella fase di produzione che come combustibile per le sue motociclette – aprendo una nuova divisione presso il suo stabilimento di Morimachi (Giappone).
Si tratta di un’infrastruttura di verifica dei test, che avrà un forno di fusione e un forno di riscaldamento e trattamento utilizzando l’idrogeno. Entro la fine del 2026, l’azienda vuole completare le tecnologie necessarie per poi implementarle gradualmente nelle sue fabbriche a livello globale a partire dal 2027.
In un momento in cui le tecnologie eco-friendly sono sempre più ricercate, la Yamaha Motor ha pianificato di ridurre le emissioni di diossido di carbonio ‘nel corso del ciclo di vita‘ dei propri prodotti – a cominciare dalla produzione.
Secondo la Yamaha, basandosi sul proprio lavoro di ricerca sulle fonti di energia alternative, l’elettrificazione non è adatta al processo di fusione in termini di efficienza energetica – quindi l’idrogeno è la sua scommessa.
In un comunicato, l’azienda ha spiegato i test di verifica: ‘Includeranno l’esame dell’influenza che il gas idrogeno ha sulla qualità e lo sviluppo delle tecniche di controllo della temperatura utilizzando riscaldatori a idrogeno‘.
D’altra parte, la Yamaha sta anche valutando l’introduzione di attrezzature per produrre idrogeno verde e metano ecologico senza bisogno di fonti di riscaldamento esterne, promettendo anche di sviluppare attrezzature per la produzione di gas idrogeno a basso costo e tecnologie per catturare e riutilizzare il diossido di carbonio nei gas di scarico.