Jorge Martín ha mancato di poco il titolo di MotoGP nel 2023. Dopo un periodo complicato psicologicamente, con dubbi e insicurezze che lo facevano temere persino di tornare in pista, si è ripreso e si è laureato campione quest’anno, con la Prima Pramac.
Interrogato dalla MotorBike Magazine su quanto sia stato importante l’anno scorso per le prestazioni nella stagione che si è conclusa a novembre, il #89 ha risposto: ‘Molto, molto importante. Forse avrei vinto comunque quest’anno, ma penso che l’apprendimento che ho tratto dal 2023 sia stato incredibile, soprattutto a livello mentale. Essere in grado di vedere un margine in qualche luogo, un posto dove migliorare, non è facile quando sei nello sport di massimo livello. Ho visto quel margine a livello mentale, e allora ho iniziato a lavorare e sono riuscito a migliorare molto rapidamente’.
Se qualche anno fa considerava l’aspetto mentale meno rilevante rispetto a quello fisico, ora Martín riconosce che è essenziale stare bene mentalmente per riuscire a raggiungere i successi:
– Oggi, penso che quelle percentuali cambierebbero, perché a livello fisico tutti siamo preparati. A livello fisico, ovviamente direi che è l’80 percento, perché senza il fisico non arriverai da nessuna parte. Ma lasciando da parte questo aspetto fisico, penso che la mentalità ora sarebbe 50/50 percento con il fisico, perché è fondamentale. Forse non per essere veloci, ma è fondamentale per vincere. Quell’ultimo impulso e il sentirsi forti mentalmente, soprattutto nei momenti difficili, è ciò che ti porta a vincere.
E non ci volle molto perché «Martinator» vedesse i risultati di quel lavoro mentale: ‘Forse nella settimana in cui ho iniziato a lavorare, o nella seconda settimana. Lì ho già notato che c’era un cambiamento, ho notato che vedevo le cose in un altro modo. È stato molto, molto importante. In fin dei conti, è importante capire che quando c’è qualcosa che non puoi controllare, è meglio accettarlo il prima possibile. È chiaro che non potevo controllare quei sentimenti, quindi alla fine sono riuscito ad accettare che i dubbi erano normali. Normalizzare le cose, questo mi ha aiutato molto a capire che siamo persone, e da lì imparare e migliorare ogni giorno’.