Valentino Rossi ha vissuto grandi rivalità nel MotoGP e una delle più conosciute e intense è avvenuta con il suo compagno di squadra, Jorge Lorenzo. Il box è stato addirittura diviso, con l’episodio che è diventato noto come ‘il muro’ o ‘la cortina di ferro’, che ancora oggi fa parlare. L’italiano ha ricordato parte della rivalità con l’ex compagno di squadra, che vedeva come qualcuno poco simpatico, in ambiente di corse.
‘In questo sport ci sono rivalità e non è un caso che le tre corse più importanti della mia carriera siano state contro i miei tre maggiori rivali’, ha iniziato a dire l’italiano nel podcast Mig Babol, anticipando la conversazione sul suo tempo e sull’animosità con Lorenzo.
Rossi ha poi ricordato alcuni dei nomi con cui ha avuto alcune delle maggiori battaglie: ‘Nel 2004 è stato [Max] Biaggi, nel 2008 [Casey] Stoner e nel 2009 Lorenzo. Lorenzo è stato uno di quelli che occupa un posto sul podio tra i miei rivali’.
Successivamente, ha seguito un ricordo della convivenza con Lorenzo all’interno del box Yamaha, qualcosa che Rossi non ha visto di buon occhio, riconoscendo la velocità del #99: ‘Nel 2008 hanno messo Jorge Lorenzo nel box, e ovviamente non sono stato molto contento perché sapevo che era un pilota molto veloce. Diciamo che Lorenzo non è un tipo molto simpatico, o perlomeno non lo era quando c’erano le corse. Diciamo che la sua simpatia non era il suo maggiore pregio. La grande differenza è che Lorenzo nel 2008 stava usando Michelin, e io volevo Bridgestone. Perciò, ci siamo un po’ separati nel box. Nelle prime tre corse, è arrivato secondo, secondo e primo. Si parla molto di [Pedro] Acosta, ma Lorenzo, quando è arrivato, ha subito chiarito le cose’.
Nell’anno successivo, la lotta guadagnò nuova forza dopo che Lorenzo decise di utilizzare la stessa marca di pneumatici di Il Dottore, con quest’ultimo che voleva «proteggersi» e preservare i propri dati, dando origine al famoso «muro»:
– È arrivato nel 2009, e anche lui ha messo Bridgestone. Ho messo un muro nel box, perché non volevo che lui vedesse i miei dati, questo è stato un grande polemica. Ma il muro era soprattutto per non farlo vedere i miei dati, il che ha dato origine a una grande polemica. Ma questo è stato un grande inganno, perché c’è stata molta controversia e, alla fine, i miei dati continuavano a andare da lui, proprio come io stavo vedendo i suoi dati.