Fabio Quartararo ha tagliato il traguardo della gara Sprint del GP d’Austria di MotoGP in dodicesima posizione. L’uomo della Monster Energy Yamaha era inizialmente nella top ten, ma ha perso slancio e ha guadagnato la posizione in cui ha terminato solo nell’ultimo giro superando Miguel Oliveira (Trackhouse Racing/Aprilia).
Il campione del mondo del 2021 ha descritto una gara molto difficile, in cui ha avuto pochi argomenti per far fronte ai rivali: ‘È stato duro, perché nel controllo del ritmo al mattino non era così male. Penso che sia sempre lo stesso; quando guidiamo da soli sappiamo che il nostro punto forte è la frenata, quindi se freniamo senza nessuno davanti, freniamo molto forte alla curva 1, curva 2, curva 3, curva 4, curva 9. Ma quando abbiamo piloti davanti, è complicato. E come sempre nella Sprint, nelle prime tre giri tutti attaccano come in un attacco al cronometro per allontanarsi dal pilota dietro. Non abbiamo questa aderenza extra, ho difeso molto la posizione e ho commesso errori. Alla fine, nel primo giro stavo bene, penso che fossi nono o decimo. Ma è stato difficile mantenere quella posizione, e poi ovviamente la gomma anteriore si è surriscaldata, e non riusciamo più a frenare perché freniamo solo con l’anteriore e non abbiamo aderenza sul posteriore. Quindi, diverse circostanze che hanno reso la Sprint molto ardua‘.
Interrogato su dove stesse venendo superato, Quartararo ha spiegato le difficoltà che avverte: ‘In questa gara, non so perché, ma siamo stati molto lenti. Penso che uscissero dalle curve 3 km/h o 4 km/h più veloci e automaticamente portano la velocità alla frenata successiva e riescono a sorpassare. E anche quando sento una moto vicina, cerco forse di fare troppo e commetto un errore. Non è solo nella retta, ma loro riescono a preparare meglio il sorpasso, noi non riusciamo a prepararci’.
E “El Diablo” ha dato un esempio: ‘Ero dietro a Miguel nell’ultimo giro, ha commesso un errore nella chicane 2A/2B, sono uscito molto più veloce, ma poi con il motore se ne vanno. Abbiamo avuto più difficoltà del previsto anche qui. In termini di puro ritmo da soli andava tutto bene, ma con i piloti abbiamo difficoltà’.
La situazione non migliorerà per la gara lunga, come ha ammesso Quartararo: ‘Sarà lo stesso. Finché non avremo l’aderenza posteriore di cui abbiamo bisogno – e non solo l’aderenza meccanica, ma anche come la gestiamo con la trazione e l’elettronica – non faremo mai un passo avanti in questo aspetto dell’aderenza posteriore e in termini di risultato, specialmente nella Sprint e nell’attacco al cronometro‘.