Il ritorno di Franco Morbidelli sul podio è stato vicino a verificarsi nel GP di Germania di MotoGP. Il pilota del team Prima Pramac è arrivato secondo dietro al compagno di squadra Jorge Martín, credendo anche alla vittoria, ma l’eccessivo consumo delle gomme ha fatto perdere slancio e ha terminato solo sesto.
Interrogato se questa sia stata la sua miglior gara dell’anno finora, l’italiano ha risposto affermativamente, ma ha ammesso di aver avuto un approccio errato: ‘Sì, decisamente. Siamo stati in grado di puntare alla vittoria in un momento. Sono stato abbastanza veloce nel recuperare facilmente su Jorge e ho pensato che potesse essere il momento. Ma invece ho usato un po’ troppo le gomme e ho dovuto rallentare e portare la moto fino alla fine e difendermi fino alla fine. Ma questo approccio errato alla gara fa parte dell’esperienza che mi manca sulla moto. Risolveremo questo’.
Secondo Morbidelli, l’esperienza con la moto è stata la chiave per il miglioramento delle prestazioni, ma a Sachsenring tra la gara Sprint e la gara della domenica le gomme hanno fatto la differenza: ‘Mi sono sentito meglio con la gomma posteriore media. Mi sono sentito meglio con la gomma media, avevo più stabilità e resistenza. E con le gomme nuove o in condizioni di elevata aderenza mi manca ancora qualcosa, come negli attacchi al cronometro o nelle Sprint’.
Riguardo alla sensazione di tornare a lottare per le posizioni di vertice, il pilota numero 21 ha commentato: ‘È una sensazione fantastica, è una sensazione incredibile essere lì in una posizione di attacco, perché l’ho fatto solo una volta l’anno scorso, e quando l’ho fatto negli ultimi due anni è sempre stato in modalità difensiva, mentre in questa gara sono stato in modalità di attacco, ed è molto più piacevole, è molto più il mio stile’.
Morbidelli è in una buona fase della stagione e da un po’ di tempo si sente che potrebbe salire sul podio: ‘Sono tre gare in cui penso di poter raggiungere il podio, a partire da Barcellona. Non ci sono ancora arrivato, ma continuo a lavorare e a credere. Vediamo‘.