La Yamaha è uno dei costruttori meno competitivi nel MotoGP al momento, occupando l’ultima posizione nel Campionato costruttori a tre gare dalla fine. Tre terzi posti ottenuti da Fabio Quartararo sono i migliori risultati finora, nonostante i progressi fatti sulla moto.
Diego Gubellini, capo meccanico del pilota francese, ha detto al Australian Motorcycle News: ‘Dal mio punto di vista, la nostra moto è migliorata rispetto all’anno scorso. Il passo che abbiamo fatto, in particolare con il motore, è grande. Ma non è come se dovessimo ridurre il divario con i costruttori. La differenza in termini di potenza non riguarda solo la velocità massima o l’accelerazione. Genera molti effetti collaterali, come le prestazioni aerodinamiche’.
Per Gubellini non ci sono dubbi che l’influenza dell’aerodinamica e del dispositivo holeshot sul rendimento siano tali che, senza di essi, la Yamaha YZR-M1 sarebbe una moto fortemente competitiva: ‘Per me, la questione principale con l’aerodinamica e il dispositivo [di holeshot] è che si può mettere una grande pezza sugli aspetti negativi del concetto della moto. Per spiegarlo in modo semplice: in questo momento, se togli tutte le ali e il dispositivo holeshot, la Yamaha diventa istantaneamente una moto super buona‘.