Inizia venerdì a Parigi i Giochi Olimpici del 2024. Si tratta del più grande evento multisportivo globale, ma qualsiasi disciplina che coinvolga veicoli motorizzati non ha spazio. Almeno per ora.
Sapevate che ci sono già stati motociclismo alle Olimpiadi? Tutto risale al 1900, con sport motorizzati inclusi nel programma. Il Journal of Olympic History ha pubblicato un articolo nel 2002, che racconta che c’erano “16 eventi per automobili e motocicli” alle Olimpiadi del 1900 (come nel 2024, disputate a Parigi), divisi in due gruppi. Da un lato, c’era la corsa Parigi-Tolosa-Parigi, con auto, vetturette e motocicli, svolta in più tappe contro il tempo e su strade aperte simili ai rally attuali. Dall’altro lato, c’erano “gare di affidabilità” con sei diverse categorie in cui una giuria assegnava le medaglie.
Nella corsa, c’erano 28 motocicli al via, ma solo nove arrivarono a Tolosa e Limoges. Durante il ritorno a Parigi, un altro partecipante si ritirò. La vittoria andò a Georges Test, davanti a Collignon e Bardin, tutti su moto De Dion. Le velocità medie di Test furono di 58,56 km/h (tappa 1), 57,12 km/h (tappa 2) e 51,60 km/h (tappa 3). Alla fine, vinse con un tempo di 23h54m01s, con Collignon secondo a quasi tre ore e mezza, e poco più di 30 minuti di vantaggio su Bardin.
Nel concorso di affidabilità, le motociclette dovevano completare 70 giri al giorno sulla pista di Lac Daumesnil tra il 18 e il 23 giugno (eccetto il 21 giugno). Si registrarono 13 partecipazioni, con la vittoria dei fratelli Eugene e Michel Werner condivisa con Rochet e Petit. L’argento andò a Cré Anche e il bronzo a Renaux e Luc.
La FIM è una federazione riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale. Fino a poco tempo fa, la Carta Olimpica vietava qualsiasi sport o disciplina il cui rendimento dipendesse principalmente dalla propulsione meccanica. Qualcosa che non è più presente nell’ultima versione del documento, il che apre le porte affinché, in futuro, forse il motociclismo possa tornare in qualche modo nel programma…