Enea Bastianini is back! I giorni neri sono finiti e la “Bestia” è tornata alle vittorie nel MotoGP, e subito con una grande performance al GP della Malesia, con l’italiano della Ducati di fabbrica che assume il comando al primo giro e batte così un altamente motivato Álex Márquez e la coppia di candidati al titolo, Francesco Bagnaia e Jorge Martín.
Un’altra gara, 11 punti separavano Francesco Bagnaia e Jorge Martín e un altro “take” nella lotta per il campionato. Tutto pronto per la partenza a Sepang!
Martín ha avuto una buona partenza e alla prima curva sembrava uscire come leader ma è stato Enea Bastianini a distinguersi in testa, con Álex Márquez che ha raggiunto la seconda posizione, con Bagnaia e Martín rispettivamente terzo e quarto. Marco Bezzecchi era quinto, con Jack Miller sesto ad essere il più veloce finora tra le Ducati, con Fabio Quartararo settimo.
Al termine del secondo giro si è visto per la prima volta un assaggio del duello più atteso, con Martín che ha brevemente raggiunto il podio battendo Bagnaia, il quale ha risposto immediatamente e ha ripreso la sua lotta.
E qui si stava combattendo direttamente per il titolo, con Martín che ha ripetuto l’attacco poco dopo, ma con lo stesso risultato: per ora Bagnaia è riuscito a prevalere in due occasioni.
Nel frattempo, al giro successivo, Joan Mir ha portato la Honda a un record: 50 cadute in un anno, con il #36 che ha avuto la sua 23esima nel 2023. Nonostante la caduta, Mir sembrava essere in buone condizioni fisiche.
La gara si avvicinava al suo primo terzo e Bastianini guidava con 0,7s su A. Márquez. Bagnaia era a 2,090s e Martín, che aveva perso molto tempo rispetto all’italiano, si trovava a 3,002s dalla testa della corsa.
Miguel Oliveira è stato il successivo a cadere, con cinque giri completati, e subito dopo è stato il turno di Raúl Fernández. Disastro totale per il team CryptoDATA RNF MotoGP.
A 12 giri dalla fine della gara, ecco com’era la top ten:
E non pensare che l’incubo di Aprilia potesse finire qui! Aleix Espargaró ha avuto la sua terza caduta del weekend e è caduto, ma è tornato sulla sua moto e in gara e ha rapidamente messo nel mirino il wildcard Álvaro Bautista – 19° – … per poco tempo. Lo spagnolo ha concluso la gara subito dopo e erano tre le Aprilia fuori, su quattro piloti che abbandonavano, in totale.
Con la gara ufficialmente a metà, Bastianini era in testa con 1s. su A. Márquez, con la top cinque invariata. Tra le moto non-Ducati, Jack Miller continuava a precedere Quartararo che minacciava di salire alla sesta posizione in qualsiasi momento.
Circa un minuto dopo è stata la KTM a subire un contrattempo: Quartararo ha superato Miller e Brad Binder è caduto alla curva 12.
La gara era in una fase complicata e con alcuni piloti che commettevano errori cruciali: ora era il turno di Takaaki Nakagami di cadere.
All’ingresso delle sei tornate finali, c’erano 1.336s di distanza tra Bastianini e Márquez. Con la top quattro separata da 6.025s, gli occhi erano puntati su una delle “nuove” battaglie in pista, con Bezzecchi che aveva 0.4s su Quartararo che, rapidamente, ha abbassato i parziali a 0.1s.
Infatti, Quartararo è salito alla quinta posizione: il francese della Yamaha aveva anche la compagnia di Franco Morbidelli, nono, nella top ten.
Quattro giri alla fine e sembrava che poco potesse cambiare: Bastianini aveva 1.412s su A. Márquez, Bagnaia a sua volta aveva 1.807s su Martín.
La conferma non ha tardato ad arrivare e Bastianini era di nuovo tra i grandi risultati nel MotoGP: era la prima vittoria dell’italiano come pilota di fabbrica.