La Rebel 1100 ha una nuova versione T, più dedicata al turismo, ed è stata una delle moto che abbiamo utilizzato nel nostro recente viaggio da Lisbona a Porto, attraverso l’entroterra del Portogallo, alla guida dei modelli 1100 di Honda. Ora parleremo specificatamente di questa versione, che esternamente può sembrare un po’ trascurata, ma nasconde capacità dinamiche molto interessanti per una moto di questo segmento.
Non è un segreto che il segmento delle custom sia stato molto più forte tra i produttori giapponesi. I nomi Virago, Intruder, Vulcan o Shadow (quest’ultimo dedicato ai modelli Honda) rimarranno per sempre nella mente di molti, ma nonostante l’estinzione di molte famose moto del passato, questo segmento potrebbe essere molto più vivo di quanto sembri. Questo perché i marchi americani continuano ad essere molto presenti in questa categoria di moto, facendo sognare molti nuovi motociclisti che optano per modelli… custom! E tutti sappiamo quanto questo segmento sia stato di successo, specialmente grazie ad alcuni modelli di Keeway. Salendo di cilindrata, molti motociclisti hanno poi optato per moto custom giapponesi della “nuova generazione”, come le Kawasaki Vulcan e la Honda Rebel 500, che si rivelano cruiser molto versatili. Ma tutti sognano una cilindrata più alta.
REBEL CIVILIZZATA
La bicilindrica CMX 500 Rebel, compatibile con la patente A2 e lanciata nel 2017, ha ottenuto molta popolarità, grazie al suo stile bobber e alla facilità di guida, essendo un’ottima moto cittadina a differenza di altre custom del passato. È quindi una delle custom più vendute in Europa, mentre la CMX Rebel 1100, che è apparsa nel 2021, ha portato prestazioni superiori e una serie di tecnologie più avanzate. Per quest’anno il modello non ha subito modifiche (solo un nuovo colore) ma è stato completato con una versione T, Touring. Esteticamente si fa notare per il montaggio di un breve parabrezza anteriore e per il montaggio di due borse laterali rigide (per un totale di 35 litri di capacità), che possono essere integrate, come la versione base, da una serie di accessori. Entrambe le versioni possono essere acquistate con il DCT, il famoso cambio a doppia frizione di cui parleremo più dettagliatamente a breve.
Queste due 1100T Rebel sono equipaggiate con un motore bicilindrico parallelo da 1.084cc, con sistema HSTC di controllo della trazione di serie, cruise control, oltre a 3 modalità di guida più una personalizzabile dall’utente, con acceleratore TBW a funzionamento elettronico. Per quanto riguarda la ciclistica, si evidenzia l’utilizzo di un telaio tubolare in acciaio, una forcella anteriore a cartuccia da 43 mm di diametro e ammortizzatori posteriori di tipo piggyback, entrambi con regolazione del precarico della molla su entrambi gli assi. Le principali caratteristiche di questa Rebel T includono anche un disco freno su ogni asse, con pinza radiale a 4 pistoncini sull’anteriore, e l’utilizzo di un bellissimo faro a LED, con strumentazione composta da un display LCD a sfondo nero. Altre informazioni interessanti riguardano l’altezza della sella, posizionata a soli 700 mm da terra, e il peso complessivo che è di 248 kg in ordine di marcia, più 15 kg rispetto alla versione con cambio tradizionale. Il serbatoio del carburante non è particolarmente grande, contenendo solo 13,6 litri di benzina, e un’altra caratteristica tipica delle cruiser è la dimensione delle ruote, con un cerchio da 18 pollici all’anteriore e da 16” al posteriore.
DIVERSA DALLE ALTRE 1100
Essendo una cruiser con caratteristiche bobber, questa 1100T Rebel presenta un motore leggermente modificato rispetto al bicilindrico delle sorelle NT 1100 e Africa Twin. La potenza scende leggermente a 64 Kw a 7.000 giri/min, ma la coppia è quasi invariata e arriva più presto, con un picco di 98 Nm raggiunto già a 4.750 giri/min, modifiche ottenute attraverso una diversa taratura delle valvole e lavori effettuati sull’aspirazione e sullo scarico, rispetto al motore della Africa Twin da cui deriva. Va aggiunto che sono disponibili i pacchetti accessori Street e Tour, così come vari componenti individuali che possono migliorare l’estetica e il comfort del modello. È chiaro che la ciclistica e l’ergonomia del complesso sono molto diverse dalle NT e Africa Twin, ma è meglio passare subito alle impressioni di guida, anche perché questa Rebel è molto piacevole da guidare!
DIRITTE… E CURVE!
E fortunatamente è (molto) piacevole da guidare, dato che esteticamente questa Rebel ci sembra troppo sobria. Certo, ci sono gusti per tutto, e molti potrebbero amare le linee di questa versione T, con il suo parabrezza corto e i bagagli laterali in evidenza, ma è nella guida che questa moto si distingue.
Questo nostro contatto è stato in qualche modo un piccolo viaggio di alcune ore, tra Lisbona e Vila de Rei, nel centro del paese, ma attraverso un percorso ben adatto a questa moto, con strade nazionali e molte rettilinee nell’entroterra. La posizione di guida è piacevole, soprattutto perché i piedi non sono troppo avanzati, e la fatica si farà sentire solo in queste situazioni: a velocità più elevate in autostrada, su un fondo stradale scadente quando la sospensione posteriore a corsa limitata non riuscirà più a filtrare le irregolarità o dopo diverse ore di guida. Questo perché la sella è molto bassa, quindi le gambe sono molto piegate e le anche potrebbero iniziare a lamentarsi (almeno quelle di un guidatore ipocondriaco…)
La cosa più importante da sottolineare è che questo motore si trova come un pesce in acqua in questo modello: ha carattere ed è potente in tutti i regimi, ma allo stesso tempo è fluido e praticamente non vibra, quindi in generale fa tutto meglio dei grandi motori a V di questo segmento. E inoltre, il DCT è un ottimo alleato, non avendo bisogno di avere vari livelli tra cui scegliere perché si adatta automaticamente a ciascuna delle modalità di guida. Oltre a gestire in modo diverso i cambi del DCT, ogni modalità interviene anche nella consegna di potenza, nel freno motore e nel controllo di trazione, tutti con 3 livelli di intervento. In generale, la modalità Standard è sempre la migliore, mentre la modalità Sport si rivela troppo brusca in molte situazioni.
SENSAZIONI POSITIVE
Le strade lisce e ben asfaltate sono quindi le più indicate per questa Rebel, ma nelle curve si può apprezzare quanto sia buona la dinamica! Le sospensioni funzionano molto bene, anche le due Showa posteriori, a patto che non ci siano troppi buchi, i freni non deludono affatto e persino l’altezza da terra è accettabile, per affrontare belle curve finché infine i pedali toccano il suolo, con la Rebel che richiede solo un po’ di “manodopera” nelle curve più strette. Ci è piaciuto il tatto di tutti i comandi, la qualità costruttiva generale e la facile lettura del cruscotto, e siamo rimasti sorpresi (in positivo) dal fatto che il piccolo parabrezza riesce a deviare così bene l’aria dal nostro casco, quasi come per magia!
Le borse laterali sono poco profonde, soprattutto quella destra a causa dello scarico, ma sono molto utili e più funzionali dei tradizionali sacchetti laterali, e non abbiamo testato il posto del passeggero che, come è facile notare, è piuttosto piccolo come richiede il segmento delle cruiser.
Sono stati percorsi circa 240 chilometri con una media di circa 5,5 l/100 km, un valore giusto per la “giretto veloce” che abbiamo fatto.
Ci siamo divertiti molto con questa Rebel, più di quanto ci aspettassimo, e se è vero che la posizione di guida non piacerà a tutti, siamo pienamente convinti che questa 1100T faccia tutto molto bene, nel contesto dei suoi scopi. E questo motore con DCT si adatta così bene che immaginiamo subito una naked 1100 con questa motorizzazione; un mix tra la NT e questa Rebel, qualcuno sta lavorando su questo in Giappone?
Tornando a questa Rebel e solo per concludere, ci ha sorpreso per la sua eccellente dinamica, qualità generale e protezione aerodinamica. Per viaggiare da soli, a un ritmo tranquillo (anche veloce), è molto buona, e anche senza un’estetica esuberante possiamo dire che ha molto stile. In fondo, non sono ancora passati due mesi e già ci manca questa 1100T Rebel.
HONDA CMX 1100T REBEL DCT
MOTORE bicilindrico parallelo, raffreddato a liquido
CILINDRATA 1.084 cc
POTENZA 64 Kw @7.000 rpm
BINARIO 98 Nm @ 4.750 giri/min
CAMBIO 6 marce, doppia frizione
Telaio in acciaio, tipo diamante
Tanica 13,6 litri
SOSPENSIONE ANTERIORE forcella da 43 mm, reg. del precarico, escursione di 140 mm
SOSPENSIONE POSTERIORE due ammortizzatori piggyback, reg. del precarico, escursione di 95 mm
FRENO ANTERIORE disco da 330 mm, pinza radiale monoblocco a 4 pistoncini
FRENO POSTERIORE disco da 256 mm, pinza a 1 pistoncino
PNEUMATICO ANTERIORE 130/70B18
PNEUMATICO POSTERIORE 180/65B16
DISTANZA TRA GLI ASSI 1.520 mm
ALTEZZA DELLA SELLA 700 mm
PESO 233 kg
P.V.P. 13.250 € (12.250 € senza DCT)