Spesso parliamo qui di razionalità e versatilità. Ebbene, la nuova Ducati Diavel V4 non ha nulla di tutto questo! È vero che si lascia guidare in città o nella vita quotidiana in modo facile, ma questa Diavel ha due luoghi preferiti: una strada piena di curve per andare molto veloce e un bellissimo salotto per poter mostrare tutti i suoi attributi estetici!
Questa è un’altra di quelle Ducati che ha subito una trasformazione importante. Prima la Diavel era equipaggiata con un motore a 2 cilindri, ma ora ha un motore V4. Ma ci sono altre novità in questa incredibile moto!
4 CILINDRI
Presentata per la prima volta al pubblico alla fine del 2010, la Ducati Diavel è diventata presto la moto dei sogni per molti motociclisti. Una moto imponente con dettagli fantastici che non sono cambiati molto nel corso degli anni durante le varie evoluzioni del modello. Ora, in un periodo in cui praticamente tutte le Ducati di cilindrata più alta stanno montando motori a 4 cilindri, che rispettano più facilmente le norme ambientali Euro 5, anche la Diavel ha ricevuto il motore V4 Granturismo, anche se non è stata l’unica modifica. Il telaio è un monoscocca in alluminio, in cui il motore è parte integrante del telaio, e rispetto alla precedente Diavel 1260 a 2 cilindri, questa moto presenta una riduzione di 13 kg, 5 nel motore e 8 nella ciclistica, il che è notevole.
Continua ad essere una muscle bike, enorme, esagerata, ma anche elegante allo stesso tempo. La ruota monobraccio è ormai una tradizione, così come il gigantesco pneumatico posteriore da 240, e possiamo dire che questa moto potrebbe entrare in qualsiasi film di Hollywood. In questa generazione le luci posteriori sono anche fantastiche.
NUMERI E ELETTRONICA
Parlando di numeri, abbiamo ora una cilindrata di 1.158 cc, per una potenza massima di 168 CV e una coppia che arriva a 126 Nm, con un peso in ordine di marcia di 236 kg. Una muscle cruiser, con linee inconfondibili che in questa generazione attirano ancora di più l’attenzione grazie alle enormi prese d’aria frontali e alle 4 uscite di scarico, che offrono una visuale mai vista prima. Per quanto riguarda l’elettronica, abbiamo tutto ciò che potete immaginare, non fosse questa una moto italiana. Ci sono 3 Power Modes e 4 Riding Modes: Sport, Touring, Urban e Wet, tutti che permettono al pilota di adattare la potenza e l’intervento dei sistemi di assistenza alla guida, parliamo di controllo di trazione, ABS in curva e anti-wheelie. Non mancano il Cruise Control per aiutare in autostrada, il Launch Control per partenze alla MotoGP e il quickshifter bidirezionale per cambi di marcia più facili.
I comandi sono retroilluminati, il cruscotto è composto da uno schermo TFT da 5 pollici e c’è la connettività bluetooth per collegare lo smartphone, che può anche essere utilizzato come navigazione turn by turn. E ovviamente, l’accensione senza chiave facilita l’uso di questa moto in tutte le situazioni. Per quanto riguarda il passeggero, beneficia di una buona sella, protetta da questo coperchio, e i pedane retrattili e la maniglia nascosta migliorano molto l’estetica della Diavel, dettagli che risalgono alla prima generazione del modello.
ADATTAMENTO
Non ho mai nascosto che questa è sempre stata una delle mie moto preferite, ma bisogna dire che la posizione di guida è un po’ strana e richiede abitudine. Questo perché la sella è leggermente bassa e il manubrio è alto, a cui si aggiungono pedane più avanzate di quanto ci si aspetterebbe da una moto con questa potenza. Questo significa che i primi metri con questa moto non sono incredibili, richiedendo adattamento. E inoltre, se i primi chilometri vengono fatti in città, le sensazioni non saranno nemmeno le migliori. Qui il motore funziona a bassi regimi e il comfort non ne beneficia a causa delle varie vibrazioni, quindi il V4 è “fuori dall’acqua” ai bassi regimi, avendo persino un sistema che spegne la bancata di cilindri posteriori a bassa velocità di rotazione.
IL MIGLIORE Estetica brutale, prestazioni, dinamica DA MIGLIORARE Prezzo, motore ai bassi regimi, posizione di guida
Tutto accade gradualmente e nemmeno ce ne accorgiamo, ma sappiamo che il divertimento inizia a 4.000 giri al minuto, specialmente su una bella strada tortuosa. Qui il mostro prende vita e nonostante sia una moto un po’ fisica, a causa del peso, delle dimensioni e della gomma posteriore, le riprese del motore sono incredibili nei regimi medi e alti, e la ciclistica si comporta molto bene grazie alle sospensioni completamente regolabili e ai freni di alto livello, con pinze Brembo Stylema. Sul fronte della dinamica, solo la sospensione posteriore “balla” un po’ a ritmi più veloci, ma l’efficacia generale è elevata e l’altezza da terra è sufficiente per grandi momenti in curva.
MENO EMOZIONANTE?
Dovremmo riprendere la versione bicilindrica ma, apparentemente, anche con i suoi 168 CV di potenza, questa V4 sembra essere un po’ più dolce e meno emozionante rispetto alla precedente, ma ha anche qualità e molta elettronica che aumentano la sicurezza.
Diciamo che potrebbe essere un po’ meno emozionante perché gli scarichi non riescono a sfuggire alle restrizioni dell’Euro 5, quindi dal punto di vista del suono questa Diavel meriterebbe un po’ di più. Ma il divertimento è stato costante sulle varie strade tortuose che abbiamo percorso, specialmente nella modalità Sport, dove la V4 respira meglio e l’acceleratore risponde in modo più immediato, regalando momenti di guida eccellenti.
Una moto poco pratica per l’uso quotidiano, che offre anche poca protezione aerodinamica e che non è nemmeno la più economica (consumo medio di circa 6,5 / 7 l/100 km), ma che punta tutto su due aspetti: l’estetica e il piacere di guida!
Scommettiamo quasi che presto arriverà una versione S, con sospensioni ancora più performanti, ma per ora questa è già una moto incredibile che può essere personalizzata con molti optional, come piace ai fan del marchio. Peccato per il prezzo, ma qui si sa che Ducati non scherza!
DUCATI DIAVEL V4
MOTORE V4 Granturismo a 90º, raffreddamento liquido
CILINDRATA 1.158 cc
POTENZA 168 cv (124 Kw) @ 10.750 rpm
COPPIA 126 Nm @ 7.500 rpm
CAMBIO 6 velocità
TELAIETTO monoscocca in alluminio
DEPOSITO 20 litri
SOSPENSIONE ANTERIORE forcella invertita da 50 mm regolabile, escursione di 120 mm
SOSPENSIONE POSTERIORE monoammortizzatore regolabile, escursione di 145 mm
FRENO ANTERIORE 2 dischi da 330 mm, pinze monoblocco Brembo Stylema radiali a 4 pistoncini
FRENO POSTERIORE disco da 265 mm, pinza a 2 pistoncini
PNEUMATICO ANTERIORE 120/70-17
PNEUMATICO POSTERIORE 240/45-17
DISTANZA TRA GLI ASSI 1.593 mm
ALTEZZA SELLA 790 mm
PESO 236 kg
P.V.P. (a partire da) 26.795 €