Jorge Martín e Francesco Bagnaia sono i titani indiscussi del MotoGP in questa stagione, distinguendosi chiaramente dalla concorrenza nella classifica del campionato. Con impressionanti 22 vittorie tra entrambi nelle 32 gare fino ad ora, le loro prestazioni sono state semplicemente straordinarie. Nonostante il loro dominio, tuttavia, alcuni critici sembrano riluttanti a dare loro il giusto credito, portando entrambi i piloti a interrogarsi su come le loro conquiste vengano percepite.
Aleix Espargaró, uno dei rari vincitori di questa stagione, ha recentemente espresso la sua preoccupazione che Martín e Bagnaia non stiano ricevendo il riconoscimento che meritano per aver guidato a un livello così elevato. Ma i due rivali per il titolo concordano con questo sentimento?
Martín: ‘Stiamo guidando a un livello incredibile’
Quando gli è stato chiesto se si sente sottovalutato per le sue prestazioni in questa stagione, Jorge Martín ha scartato le opinioni esterne, concentrandosi invece sull’eccellenza dell’attuale era del MotoGP. Lo spagnolo è arrivato al punto di confrontare la competizione attuale con gli anni d’oro del MotoGP, facendo riferimento alle battaglie iconiche di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa e Marc Márquez a metà degli anni 2010.
‘Vorrei tornare indietro e correre nel 2014 e 2015 per vedere il mio vero livello’, ha riflettuto Martín, alludendo al dominio di quei piloti leggendari. ‘Ma penso che siamo in grande forma. Stiamo guidando a un livello incredibile’.
Martin ha anche sottolineato quanto sia competitiva l’attuale griglia del MotoGP, con moto così equivalenti in termini di prestazioni che le differenze sono minime. Ha fatto riferimento a una recente gara in Giappone, dove una differenza di 14-17 secondi ha separato il gruppo di testa dal resto del gruppo.
‘Fare questa differenza rispetto al resto, penso sia una follia. Siamo atleti migliori ora, e penso che siamo migliori rispetto al passato’, ha affermato Martin con fiducia.
Bagnaia: ‘Stiamo facendo qualcosa di molto meglio degli altri’
Francesco Bagnaia, il campione del mondo in carica e attuale secondo classificato, condivide una prospettiva simile. Per lui, le sfumature delle tecniche attuali del MotoGP—come le frenate forti e le uscite di curva—fanno parte di un gioco che è evoluto a un livello così alto che le distinzioni tradizionali tra i piloti sono meno visibili rispetto a prima.
‘Non mi importa di ciò che pensa la gente perché so cosa stiamo facendo’, ha commentato Bagnaia. ‘Stiamo facendo qualcosa di molto meglio degli altri, e solo questo è già enorme’.
Bagnaia ha sottolineato che mentre in passato, piloti come Casey Stoner e Valentino Rossi si distinguevano per le loro tecniche di scivolamento e frenate aggressive, il gruppo attuale ha raggiunto un livello in cui tutti stanno performando al limite. ‘Tutti stanno facendo ciò che erano differenze nel passato’, ha detto Bagnaia, enfatizzando quanto sia difficile identificare quei momenti di spicco nelle gare ultra-competitive di oggi.
Il pilota italiano ha anche descritto la recente corsa in Giappone come ‘qualcosa di straordinario’, a causa del ritmo implacabile mantenuto per tutta la prova, rafforzando la sua posizione che lo sport non è mai stato così impegnativo. Per lui, cercare di spiegare questo ai critici è ‘come parlare a un muro’.
La lotta per il titolo si intensifica
Con quattro round da disputare e solo 10 punti a separare Martin da Bagnaia in cima alla classifica, la lotta per il Campionato del Mondo di MotoGP 2024 è tutt’altro che finita. Nonostante altri piloti Ducati come Enea Bastianini e Marc Márquez siano ancora matematicamente in corsa, sono a 79 e 81 punti di distanza, rispettivamente, lasciando il palcoscenico pronto per una battaglia testa a testa tra Martin e Bagnaia.
Man mano che la stagione raggiunge il suo culmine, una cosa è chiara: che ricevano o meno il credito che meritano, Jorge Martin e Francesco Bagnaia stanno spingendo i limiti di ciò che è possibile nel MotoGP, e la loro rivalità è una per i libri di storia.