O GP del Kazakistan di MotoGP è stato cancellato come previsto, ma il calendario non si è ridotto, al contrario di quanto accaduto quando sono state cancellate le tappe in Argentina e in India – al loro posto è stata aggiunta una seconda tappa a Misano, il GP di San Marino.
Circolavano voci su altre possibilità per colmare lo spazio lasciato dal Kazakistan, come ha ricordato Ricard Jové nel canale YouTube Dura La Vita: ‘Si è parlato di diverse opzioni – si è sentito parlare del Qatar, ricordo persino di aver sentito parlare dell’Estoril‘.
Il calendario richiede già un grande sforzo da parte delle squadre e dei piloti per la sua dimensione, ma la verità è che si torna su un circuito già visitato in precedenza nella stagione per mantenere 20 tappe. Jové ha spiegato il motivo:
– Penso che bisogna capire un po’ il perché. Le cose sono così perché la Dorna ha cercato di mantenere i contratti. Le televisioni dei diversi paesi hanno contratti. Oggi il MotoGP si alimenta economicamente da questi contratti – non solo per il bene del promotore, ma anche per le squadre, a cui viene ripartita una parte proporzionale. Quindi sicuramente la questione è perché ci deve essere un numero minimo di Grandi Premi da disputare e per questo si deve arrivare a 20, e per questo si deve inventare un Grande Premio in ogni caso.
Quanto à escolha de Misano, o analista comentou: ‘Questa soluzione trovata non è sicuramente la più emozionante – da ripetere, come è successo durante la pandemia. Ma è una buona soluzione perché almeno c’è una spesa minimizzata per le squadre riguardo al trasporto dei camion. […]. Se li invii da Misano a Portugal, ad esempio, ci sarà una spesa. Se li lasci là per due settimane per tornare nello stesso posto e fare il secondo Gran Premio, riduci al minimo le spese. Quindi è una soluzione che è stata trovata; non è necessario osannarla, ma bisogna capirla. E infatti, per rispettare i Gran Premi concordati, bisogna cercare queste soluzioni’.