Il segmento delle superbike si prepara per un traguardo storico con l’arrivo della QJMotor SRK 1000 RR, una moto che promette di ridefinire la percezione sull’industria cinese. Conosciuta per un passato di soluzioni accessibili ma spesso viste come inferiori in qualità, la Cina sembra aver fatto un salto significativo. Con design italiano, componenti di alto livello e prestazioni competitive, la SRK 1000 RR si presenta come una forte candidata a rivaleggiare con le giganti europee e giapponesi.
La visione dietro la SRK 1000 RR
La SRK 1000 RR è il modello di punta della QJMotor, un marchio relativamente giovane, ma supportato dal gigante industriale Qianjiang Motorcycle Co. Ltd. Questo conglomerato, che ha acquisito la Benelli nel 2005 e fa parte del gruppo Geely (proprietario di marchi come Volvo, Lotus e Polestar), utilizza la SRK 1000 RR come simbolo della sua ambizione di conquistare il mercato europeo.
Il motore a quattro cilindri in linea, con 921 cc, è uno dei principali punti di forza di questa macchina. Ereditato dall’iconica MV Agusta F4 750 e perfezionato dalla Qianjiang, questo blocco offre una potenza impressionante di 161 cv a 13.600 rpm e una coppia massima di 66,4 Nm a 11.000 rpm. Sebbene la SRK 1000 RR non raggiunga i numeri strabilianti di alcune superbike che superano i 200 cv, il suo peso di 215 kg in ordine di marcia le conferisce un equilibrio competitivo.
Componenti di alto livello
Non è solo nel motore che la SRK 1000 RR brilla. È dotata di una sospensione anteriore rovesciata di alta qualità e di un elegante forcellone monobraccio posteriore, combinando funzionalità con un aspetto sofisticato che ricorda le migliori macchine italiane.
I freni non sono da meno, con pinze radiali Brembo a quattro pistoni che mordono dischi anteriori da 320 mm, completati da un freno posteriore a due pistoni con disco da 260 mm. Le ruote in alluminio fuso sono abbinate a pneumatici 120/70-17 davanti e 190/50-17 dietro, garantendo stabilità e aderenza, anche a velocità elevate.
Fonte: QJMotor
Design firmato da maestria italiana
L’estetica della SRK 1000 RR è stata affidata a C Creative, uno studio fondato da figure iconiche della MV Agusta, come Giovanni Castiglioni e Adrian Morton. Il risultato è una superbike che combina linee aggressive e aerodinamiche con un’eleganza innegabile. Inoltre, l’aerodinamica è stata meticolosamente regolata per minimizzare la resistenza al vento e massimizzare la stabilità, specialmente in accelerazioni intense.
Tecnologia e Comfort al Servizio della Performance
La SRK 1000 RR include tecnologie essenziali in una moto moderna, come il controllo di trazione, modalità di guida regolabili e un pannello TFT a colori, compatibile con smartphone. Queste funzionalità la pongono in linea con gli standard tecnologici del segmento, rendendola un’opzione allettante per motociclisti esigenti.
Una Strategia di Prezzo Competitiva
Nonostante non raggiunga il livello dei leader di mercato, come la BMW S 1000 RR o la Ducati Panigale V4, la SRK 1000 RR potrebbe conquistare il pubblico europeo grazie al prezzo competitivo. Si stima che il valore si aggiri intorno ai 12.000-13.000 euro, avvicinandola alle moto del segmento supersport, ma con le prestazioni di una vera superbike.
Scheda Tecnica della SRK 1000 RR
- Motore: 4T, 4 cilindri in linea, 921 cc
- Potenza Massima: 161 cv a 13.600 rpm
- Momento Massimo: 66,4 Nm a 11.000 rpm
- Trasmissione: Manuale a 6 marce
- Chassis: Trellis in acciaio, sottoscocca in alluminio
- Suspensione: Forcella rovesciata (anteriore) e monobraccio con monoammortizzatore (posteriore)
- Freni: Brembo, dischi da 320 mm davanti e 260 mm dietro
- Peso: 215 kg
- Capacità del Serbatoio: 15 litri
L’arrivo della QJMotor SRK 1000 RR segna una nuova fase nella storia delle superbike, dimostrando che la Cina può competere ai massimi livelli. Se riuscirà a mantenere gli standard di qualità e un prezzo attraente, questa superbike potrebbe rappresentare una svolta nel mercato europeo e un’opportunità per democratizzare l’accesso a moto ad alte prestazioni.
Fonte: Todocircuito