Pecco Bagnaia non vive solo di MotoGP e motociclismo; il pilota è stato presente nella serie ‘Made in Italy We Are’ dove ha affrontato vari argomenti legati allo sport e non solo, ma la sua disciplina preferita non è stata dimenticata, parlandoci dell’orgoglio di vincere gare in casa e di come attualmente, crede, ci sia un orgoglio nel vedere italiani in grande forma nella categoria.
Il pilota della Ducati Lenovo ha ricordato il fervore con cui si vive in Italia, soprattutto a livello sportivo: ‘Il nostro carattere italiano si manifesta attraverso la nostra autenticità, passione, volontà e determinazione; si manifesta in tutti gli ambiti. Il momento sportivo che stiamo vivendo in Italia è certamente magico, pochi anni fa c’era un livello simile, in tutti i settori e in tutti gli sport’, come ha riferito nella suddetta serie, citato da Motosan.
Ha poi ricordato il significato di trovarsi sul gradino più alto del podio e come questo si faccia sentire, soprattutto quando si ode l’inno nelle gare casalinghe: ‘Ascoltare l’inno di Mameli sul podio è sempre emozionante e bello, in alcune gare ancora di più che in altre, a seconda di come vanno le cose. Nel GP d’Italia, per esempio, è incredibile. Vedere una folla completamente rossa cantare l’inno è un’emozione unica’.
E ha poi ricordato la vittoria in MotoGP, sotto la bandiera di un produttore nazionale, senza essere lui stesso italiano: ‘Era da cinquant’anni che un pilota italiano non vinceva con una moto italiana, dai tempi di Agostini. Questo ha significato molto per me, è una combinazione magica, molto importante’.
Bagnaia ha manifestato e sottolineato il suo nazionalismo, e come ha detto crede che con Valentino Rossi questo sentimento sia stato esacerbato, e sta davvero tornando: ‘Ho molta orgoglio di essere uno dei rappresentanti italiani nello sport mondiale, sono molto italiano e vivrò in Italia il resto della mia vita, qui si vive molto bene, come in nessun altro posto. È chiaro che ai tempi di Valentino Rossi tutto si è accentuato ancora di più, ma secondo me stiamo tornando a quei livelli’.
Di: AM