Il noto marchio taiwanese, durante le presentazioni ufficiali alla stampa degli ultimi anni (a partire dall’Eicma 2018 con il concetto di SuperNex e poi con la RevoNex), ha presentato la moto sportiva elettrica del futuro, l’unica dotata di un cambio. Tutto ciò che abbiamo visto di questa moto è stato il prototipo, rinnovato di anno in anno, uno dei tanti che siamo abituati a vedere nelle fiere più importanti, eppure, secondo quanto dichiarato all’epoca, questa moto era, o meglio, sarà l’unica moto elettrica con un cambio a sei marce.
Una caratteristica veramente unica, dal momento che tutti i concorrenti di questo specifico segmento hanno sempre preferito il motore elettrico a “trazione diretta” in grado di fornire una coppia da “zero a cento” senza la necessità di un tradizionale cambio. Anche nei campionati Moto-E o Formula-E per veicoli a quattro ruote, nessuno ha mai pensato di utilizzare un cambio.
Infatti, proprio a causa delle caratteristiche tipiche della motorizzazione elettrica, sembra che non ci sia bisogno di utilizzarlo, che sia del tutto superfluo, inutile o addirittura controproducente, date le complicazioni meccaniche che ne deriverebbero. Tuttavia, di recente è emersa la notizia che è stato presentato un brevetto per questa celebre E-Gearbox. Ma apparentemente si tratta più di un simulatore di cambio che di un cambio vero e proprio.
In effetti, ci sarà una leva della frizione e una leva del cambio, ma il sistema elettronico dovrebbe simulare il comportamento di un tradizionale cambio. Uno scandalo? Sebbene questa soluzione sembri voler soddisfare il lato più “gaming” degli utenti potenziali, sembra che questo approccio possa portare alcuni vantaggi. Infatti, potrebbe trasformarsi in una sorta di mappa motore multipla, che può essere selezionata con precisione agendo sulla leva del cambio. Interessante? Sicuramente sì, vedremo se questo tipo di approccio può dare a Kymco un vantaggio in un segmento ancora ampiamente inesplorato.