Max Bartolini ha lavorato duramente e incessantemente per migliorare la Yamaha e per questo motivo è andato molte volte in Giappone per lavorare allo sviluppo della moto, e lì, oltre a riferire che impara sempre qualcosa, ha notato una differenza chiara nel modo di lavorare tra gli europei e i giapponesi.
Il responsabile ha iniziato ricordando al MotoGP e citato da Crash, che è stato già diverse volte nel luogo dove la moto è costruita da zero, e che porta sempre qualcosa di nuovo in termini di conoscenze: ‘Sono stato otto volte in Giappone, perché cerco di andare il più possibile. Fino ad ora, scopro sempre qualcosa di nuovo: ‘Quando è successo questo, cos’è questo?’ Forse ho bisogno di anni per adattarmi completamente. La parte positiva è che le persone delle corse sono molto simili, quindi alla fine abbiamo un obiettivo simile’.
E ha riferito come il suo ruolo sia relativamente nuovo: ‘L’adattamento è da entrambe le parti perché penso che anche loro abbiano bisogno di adattarsi a me, poiché non hanno mai avuto un ‘direttore tecnico’ prima’.
E ha concluso: ‘Penso che sia vero ciò che dicono: loro pensano 10 volte per fare una cosa, e noi europei facciamo 10 cose e pensiamo solo una volta. Se riusciamo a cambiare l’approccio nelle corse, usando la miscela delle due culture, penso che possiamo arrivare a un buon compromesso’.
Di: AM