Uno dei punti salienti della nuova Ducati Panigale V4 del 2025 è il motore. È un potente Desmosedici Stradale V4 con una cilindrata di 1.103 centimetri cubi, direttamente derivato da quello che equipaggia le moto di MotoGP del costruttore di Borgo Panigale.
La dinamica dei fluidi assume le dimensioni e la geometria utilizzate nella Desmosedici GP, così come la configurazione a V4 di 90° ruotata all’indietro di 42° – il che rende il motore molto compatto e consente una centralizzazione delle masse, garantendo un’ottimale integrazione nella moto.
L’albero motore è contro-rotante, al fine di compensare l’effetto giroscopico delle ruote, migliorando anche l’esperienza di guida – ad esempio la tendenza a sollevare la ruota anteriore (wheelie) in accelerazione e il sottosterzo durante la frenata diminuiscono.
L’ordine di accensione è Twin Pulse, il che contribuisce alla trazione all’uscita delle curve, alla consegna di potenza facilmente gestibile e al suono stesso del motore. I pistoni in alluminio con due segmenti hanno la stessa tecnologia a basso attrito box in box del motore di MotoGP.
Come suggerisce il nome, il motore è stato progettato attorno al sistema desmodromico utilizzato sia in MotoGP che nel Campionato Mondiale Superbike, in cui i quattro alberi a camme muovono 16 valvole in acciaio.
Il diagramma di distribuzione è stato rivisto, mentre il rotore dell’alternatore e la pompa dell’olio sono gli stessi della Panigale V4 R del WSBK. Il tamburo del cambio è quello della Superleggera V4. L’aspirazione avviene attraverso quattro corpi farfallati ovali, il cui corsa è significativamente maggiore rispetto alla versione precedente della Panigale V4.
Ogni veicolo ha due iniettori (uno sotto l’acceleratore e uno sopra di esso). Questi sono azionati da un motore elettrico dedicato che, attraverso il Ride by Wire, consente l’adozione di complesse strategie di controllo elettronico e permette di modulare il carattere del motore in base alla modalità di guida. Il cilindro posteriore del motore viene automaticamente disattivato al minimo quando la temperatura dell’acqua supera i 75°C, al fine di garantire un maggiore comfort durante la guida in città.
In conformità alle nuove norme di emissione Euro 5.2, il motore è supportato da un sistema di scarico nella configurazione 4-2-1-2, che è stato ridisegnato e presenta una doppia camera di uscita.