Fabio Quartararo arriva al GP di Catalogna in 12ª posizione nel campionato. Il pilota francese è caduto nell’ultimo GP di Le Mans mentre lottava per un posto tra i primi 5. Nonostante la caduta, Quartararo si è detto soddisfatto delle prestazioni della sua moto e ha sottolineato che è stata la prima gara in cui ha sentito la sua moto competitiva.
In un’intervista a ‘Relay’, Quartararo ha parlato dei momenti peggiori della sua carriera.
“C’è sempre un momento in cui dobbiamo anche farci domande, in cui ci interrogiamo. C’è stato un momento in cui ho detto: ‘Vediamo… Cosa sta succedendo qui? Ma non per molto tempo, perché con l’esperienza che ho già nel MotoGP so cosa sto facendo, conosco le mie qualità e ho visto che non dubitavo di me stesso e ora ancora meno.
Ha aggiunto riguardo a se il Fabio Quartararo del 2020 avrebbe potuto gestire la stessa situazione nella Yamaha: ‘No, il Fabio degli anni passati era più delicato, perché più esperienza si acquisisce, più si impara anche da queste cose. Penso che siano gli anni difficili a insegnare di più, perché quando tutto va bene non ci poniamo domande, tutto scorre, ma quando le cose vanno male è lì che dobbiamo interrogarci, mantenere la calma, non dubitare di noi stessi, della nostra squadra, essere sempre il più calmi possibile quando entriamo in box per spiegare ai meccanici, agli ingegneri… Tutto, ciò che succede sulla moto, i nostri commenti e con l’esperienza che ho oggi, è molto meglio.’
Ha parlato anche di cosa gli è passato per la testa nel 2023, prima di rinnovare con la Yamaha.
– Vediamo, quando siamo arrivati a questo punto… Non dico che me ne andrò, se non me ne andrò davvero. Se dico che me ne vado, è perché me ne vado davvero. Ma pensarci, sì, pensarci e dire “mi dispiace molto”. Specialmente alla fine del 2023, beh, a metà, quando ho visto che non stavamo facendo nessun passo avanti e non avevamo idea di come farlo. Quel momento è stato molto difficile per me e mi ha messo a dura prova mentalmente. Ma, a partire dalla metà della stagione, stavo pensando ad altre cose, cercando di migliorare la moto, cercando di lavorare e, soprattutto, facendolo in modo diverso. Ma non ho mai detto davvero “me ne vado”.