Jorge Martín non è stato scelto dalla Ducati per essere promosso nella squadra ufficiale e sebbene avesse spiegato come questa decisione abbia sorpreso (e unito) la Pramac Racing, ammette anche che lui stesso è diventato più forte, e ciò ha ulteriormente motivato la squadra.
Di fronte a un ulteriore rifiuto da parte del produttore italiano, lo spagnolo che alla fine sarebbe diventato campione del mondo ha spiegato alla Marca in precedenza: ‘Per me, questo evento è stata un’unione, ci ha fatto unire di più. Ho anche colto l’opportunità per far sì che la squadra fosse unita, per riunirli tutti e dire loro: «Ragazzi, è successo questo…», anche loro erano impressionati da ciò che era accaduto, ma ho approfittato’.
E ha continuato, guardando anche al numero di elementi molto diverso tra le due squadre, e come ha visto la situazione per lui stesso e la sua squadra per rimanere più concentrati che mai: ‘Tu dici a te stesso: «Bene, è quello che è, quale opportunità abbiamo davanti? Quindi una squadra satellite di 10-12 persone può vincere contro una fabbrica di 200. Perciò, lavoriamo, nessuno ci darà niente e andiamo a questo»’.
E ha concluso, affermando di credere che il rifiuto potrebbe aver davvero scatenato ciò che mancava affinché alla fine lui e la Pramac diventassero vincitori: ‘E, alla fine, grazie a questo, probabilmente, sono riuscito a diventare campione del mondo’.
Di: AM