Francesco Bagnaia ha vinto 11 dei 20 Gran Premi di MotoGP nel 2024. Chi non è aggiornato e conosce questo dato, direbbe che il pilota è stato campione. Ma non è stato così, terminando al terzo posto.
Le aspettative intorno all’italiano della Ducati erano alte. Con una delle migliori moto di sempre, e dopo due titoli consecutivi, era visto come il grande favorito per il 2024. Tuttavia, si sapeva anche che avrebbe potuto avere una forte opposizione – a partire da Jorge Martín (Prima Pramac/Ducati), che gli ha dato filo da torcere fino alla fine l’anno scorso.
E, ancora una volta, il titolo è stato deciso tra i due. Questa volta, Martín ha avuto la meglio per soli dieci punti. Ma l’anno era iniziato meglio per Bagnaia, che ha vinto il GP del Qatar all’apertura, uscendo da Losail in cima al campionato.
Tuttavia, già nel GP del Portogallo è arrivata la prima contrarietà: ritiro a seguito di un incidente con Marc Márquez (Gresini/Ducati) negli ultimi giri mentre lottava per mantenere il quarto posto. In retrospettiva, ha perso almeno 11 punti, che avrebbero potuto fare tutta la differenza alla fine.
Quasi sempre nella persecuzione
Dopo il round di Portimão, Pecco era quarto, scendendo al quinto posto nel GP delle Americhe che seguì. In Spagna, è salito al secondo posto, recuperando la cima del campionato solo ad agosto in Austria… per poco tempo: subito dopo, ha subito il secondo ritiro dell’anno in gara principale, nel GP di Aragona a causa di un incidente con Álex Márquez (Gresini/Ducati).
Da quel momento in poi, Bagnaia è sempre stato il inseguitore di Martín – a volte più vicino, altre un po’ più distante, ma sempre mantenendo la lotta aperta – anche dopo un nuovo ritiro nel GP dell’Emilia Romagna. L’italiano è stato molto forte in gara nella fase finale, vincendo quattro degli ultimi sei Gran Premi.
Tuttavia, l’irregolarità nelle gare Sprint è costata cara a Bagnaia: nonostante avesse sette vittorie come Martín, ha mancato i punti per quattro volte e ha ottenuto solo dieci podi in totale il sabato. La bilancia è chiaramente pendente a favore dello spagnolo nelle gare Sprint (Bagnaia ha fatto 128 punti contro i 171 del rivale, mentre nelle gare principali ha totalizzato 370 punti, rispetto ai 337 punti dello spagnolo).
Il punto forte
La domenica, quasi nessuno ha fermato Francesco Bagnaia. Sono state 11 vittorie su 20 possibili, e altri cinque podi, con 370 punti dei 500 disponibili.
Il punto debole
Le gare Sprint sono state il grande «tallone d’Achille» di Bagnaia già l’anno scorso. Quest’anno, ha migliorato, con sette vittorie in 20 Sprint, ma comunque non è bastato: molti dei suoi errori o ritiri sono avvenuti il sabato, dove ha totalizzato 128 punti dei 240 possibili.
Il miglior momento
Abbiamo scelto non una corsa in concreto, ma la fase finale della stagione. Bagnaia si è aggrappato con entrambe le mani alla lotta per il titolo dopo un deludente ritiro a Misano nel GP dell’Emilia Romagna, ottenendo quattro vittorie e due terzi posti.
Il momento peggiore
È difficile indicare un momento peggiore in una stagione quasi perfetta. Consideriamo il ritiro nel GP del Portogallo: è stato un errore non forzato e non necessario, in cui Bagnaia avrebbe potuto essere meno aggressivo nella lotta con Marc Márquez. Ha cercato di lottare per solo altri due punti (13 dal quarto posto contro 11 dal quinto posto)… e ha finito a zero. Un top five in quella corsa avrebbe fatto tutta la differenza se il resto della stagione si fosse svolto come è poi avvenuto.