Dopo essere quasi rimasto senza posto in MotoGP per il 2024, Fabio Di Giannantonio ha giustificato la fiducia che la Pertamina Enduro VR46 ha riposto in lui. Ha concluso il campionato al decimo posto, è stato il più veloce della squadra e costante nel corso dell’anno, meritando anche una piccola promozione: nel 2025 avrà la versione più recente della Ducati Desmosedici GP.
Autoritario nei confronti di Marco Bezzecchi
L’inizio dell’anno è stato impressionante per l’italiano, che ha terminato le prime otto gare sempre tra i dieci migliori. Solo per tre volte è rimasto dietro al compagno Marco Bezzecchi, che è stato terzo nel campionato dell’anno scorso e aveva già due anni di esperienza nella squadra.
Il GP dei Paesi Bassi è stato segnato dal quarto posto, che è stato uno dei migliori risultati di Di Giannantonio – sarebbe poi stato eguagliato in Giappone e in Australia.
Dopo il ritiro in Germania – una delle due gare in cui ha partecipato e non ha guadagnato punti – il #49 è tornato dalla pausa estiva con un altro top five. Tuttavia, un infortunio alla spalla subito subito dopo nel GP d’Austria ha condizionato le sue prestazioni da quel momento in poi.
Nonostante le difficoltà fisiche, DiGia non ha voltato le spalle alla lotta e ha continuato a ottenere prestazioni da top dieci, ad eccezione della seconda gara a Misano (14°) e in Indonesia (ha abbandonato la gara principale, dopo essere stato nono nella Sprint).
L’anno è finito prima del previsto per il pilota, che ha dovuto essere operato dopo il GP della Thailandia, per avere la spalla completamente recuperata all’inizio della prossima stagione. Tuttavia, il commiato è stato in grande stile: due quarti posti consecutivi, mancando il podio per poco.
Punto forte
Fabio Di Giannantonio ha saputo cogliere bene la seconda occasione avuta in MotoGP. Determinato e impegnato, il pilota si è anche adattato meglio alla Desmosedici GP23 rispetto a Marco Bezzecchi, diventando l’uomo di riferimento della VR46.
Punto debole
È stata una stagione quasi perfetta con le condizioni esistenti per Di Giannantonio, che si auto-valuta con 8 su 10. È mancato qualcosa in più per riuscire a salire sul podio e realizzare quel potenziale già evidenziato nel 2024. L’infortunio subito in Austria potrebbe essere stato un fattore nella seconda parte della stagione.
Il miglior momento
Sapendo che erano le ultime due gare che avrebbe disputato nel 2024, Di Giannantonio ha superato se stesso e ha affrontato le condizioni fisiche in Australia e in Malesia: due quarti posti e, a Sepang, con il giro più veloce a coronare il commiato prematuro della stagione.
Il peggior momento
Il punto negativo dell’anno di Di Giannantonio è stata, senza alcun dubbio, la lesione alla spalla sinistra. Una lussazione che lo ha allontanato dalle gare di Spielberg e che, mesi dopo, lo ha costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico, facendogli saltare gli ultimi due GP. Rimane in sospeso la domanda: cosa avrebbe potuto fare di più l’italiano se non fosse stato per questo problema fisico?