Miguel Oliveira ha subito domenica il sesto ritiro della stagione di MotoGP. Nel GP della Thailandia, il pilota è stato costretto a ritirarsi dopo il settimo giro per problemi tecnici con l’Aprilia quando era ultimo.
Questa è la sesta volta che il pilota del CryptoDATA RNF MotoGP Team non conclude una gara quest’anno. La prima volta è stata subito nel GP del Portogallo, quando è stato tamponato da Marc Márquez (Repsol Honda) all’inizio.
Poi, in Spagna, c’è stato un altro ritiro anticipato. L’episodio successivo è stato in Italia, ripetendosi il ritiro nei Paesi Bassi, in Austria e ora in Thailandia.
Anche in Giappone Oliveira non ha tagliato il traguardo rientrando ai box poco prima della bandiera rossa, ma l’ordinamento della classifica ha determinato che fosse classificato 18° – posizione che occupava prima di andare al box.
Per due volte (2012 e 2021), aveva registrato cinque gare non finite. Ora ha superato tale record. Inoltre, avendo saltato due delle 17 gare finora, il “Falcon” ha un tasso di abbandono superiore al 35%, superato solo dal più del 36% registrato nel 2011 (quattro abbandoni in 11 gare).
Inoltre, questa è stata una stagione complicata per Oliveira fin dall’inizio, con l’infortunio a seguito dell’incidente a Portimão. Un nuovo infortunio a causa di un incidente nel GP di Spagna ha significato che ha saltato due delle prime cinque gare, il tutto durante la fase di adattamento a una nuova squadra (la RNF MotoGP) e a una nuova moto (l’Aprilia RS-GP).
Nonostante i risultati positivi come il quarto posto in Gran Bretagna e il quinto in Catalogna, il processo di adattamento e di guadagno di fiducia potrebbe essere stato influenzato, influenzando di conseguenza le prestazioni e i risultati. Mancano tre Gran Premi alla fine, con la pausa invernale e il tempo prezioso per Oliveira per riprendersi in vista del 2024.
Ritiri di Miguel Oliveira per stagione (percentuali arrotondate per eccesso):
2011 (125cc): 4 ritiri su 11 gare (36,4%)
2012 (Moto3): 5 ritiri su 17 gare (29,4%)
2013 (Moto3): 1 ritiro su 17 gare (5,9%)
2014 (Moto3): 3 ritiri su 18 gare (16,6%)
2015 (Moto3): 1 ritiro su 18 gare (5,6%)
2016 (Moto2): 4 ritiri su 14 gare (28,6%)
2017 (Moto2): 2 ritiri su 18 gare (11,1%)
2018 (Moto2): 0 ritiri su 19 gare (0%)
2019 (MotoGP): 1 ritiro su 16 gare (6,25%)
2020 (MotoGP): 3 ritiri su 14 gare (21,4%)
2021 (MotoGP): 5 ritiri su 18 gare (27,8%)
2022 (MotoGP): 2 ritiri su 20 gare (10%)
2023 (MotoGP): 6 ritiri su 17 gare (35,2%)*
* Stagione in corso