Matteo Ferrari ha debuttato nel Campionato del Mondo Moto2 all’età di 27 anni, gareggiando nel GP di Spagna dello scorso fine settimana come wildcard per il team Gresini, con cui gareggia nel MotoE dal 2019 e di cui è stato campione in quell’anno.
Dopo tre stagioni molto modeste nel Moto3, l’italiano ha fatto carriera nel MotoE, oltre a competere anche nel campionato italiano (CIV). Ora è arrivato il debutto nel Moto2.
E, nonostante non sia stato molto discusso quando c’erano altri protagonisti, Ferrari ha fatto un’ottima figura: ha terminato al 15º posto e, in questo modo, ha ottenuto punti prima di sei piloti regolari – oltre ad avere già tanti punti quanto Darryn Binder (Liqui Moly Husqvarna Intact GP/Kalex) che è un altro pilota del gruppo.
Il risultato a Jerez è stato in linea con gli obiettivi del campione del MotoE: ‘Chiaramente il nostro obiettivo era la zona dei punti, dopo aver evitato una moto e alcuni incidenti siamo finiti al 15º posto, sono molto contento di questo‘, ha detto citato da Corse di Moto.
Ferrari ha affrontato questa partecipazione come un valore aggiunto per il MotoE: ‘Sapendo il nostro ritmo nei test, avremmo potuto lottare per il nono o decimo posto, decisamente un ottimo risultato come wildcard. Ma portiamo a casa questa esperienza, ci servirà anche per il futuro, per il MotoE. È stato un buon allenamento, voglio ringraziare tutto il team, Nadia [Padovani], Luca [Gresini] e tutti per questa opportunità nel Campionato del Mondo. Portiamo a casa questo punto e arriveremo motivati a Le Mans‘.