Penalizzato con un lungo giro per la gara di domenica in Australia, Marco Bezzecchi ha compreso e accettato la decisione della Direzione Gara, ma ha chiarito che non era d’accordo, ricordando che non gli è piaciuto il comportamento dell’avversario e ha sottolineato che, dopo essere stato sorpassato, non poteva semplicemente ‘rimanere fermo’.
L’italiano ha chiarito alla stampa che non era d’accordo con la decisione, anche se comprende il motivo per cui gli è stata attribuita, senza dimenticare altri casi nel passato: ‘Certo che non sono d’accordo, perché avrei preferito non ricevere una penalizzazione, ma comprendo che è stata una decisione difficile. Normalmente è chi sta dietro a commettere l’errore, ma l’anno scorso ci sono stati casi simili come in Qatar tra Pecco [Bagnaia] e DiGia [Fabio Di Giannantonio] o a Valencia tra [Jorge] Martín e Pecco, anche se qui a Phillip Island forse la situazione è stata accentuata dalle condizioni della pista’.
Bezzecchi ha ribadito che non gli è piaciuta la reazione e il comportamento dell’avversario, lui che aveva già detto in precedenza che il #12 non solo ha finito per ignorare subito sul posto, ma ha anche avuto gesti e parole poco carine: ‘Queste sono situazioni che possono accadere alla fine. La penalizzazione in sé non mi interessa e non mi sono lamentato, ciò che non mi è piaciuto è stato il comportamento di Viñales’.
‘Rimanere fermo’, dopo essere stato sorpassato, non era un’opzione, e, dopo aver spiegato in precedenza che è stato risucchiato dalla slipstream, ammette di aver accelerato ma lontano dal dare il massimo, e che Viñales addirittura ‘ha frenato due volte’:
– I dati dicono che è avanzato di 120 metri, non potevo rimanere fermo con 120 metri di pista, quindi ho dovuto dare un tocco di gas per rientrare, ma non ero al 100%, ero al 70%, e poi ho frenato, ma da quello che ho visto lui ha frenato due volte.