La Ducati è stata la forza dominante nel MotoGP e la Honda, al contrario, è stata il costruttore che ha deluso di più le aspettative. L’infortunio di Marc Márquez è stato fondamentale in questo ritardo, come aveva riferito Lucio Cecchinello, e dal 2022 lo scenario è diventato ancora più complesso, in negativo.
Il capo della LCR, squadra satellite della Honda, ha riferito che l’infortunio di Márquez ha portato il costruttore a fermarsi nello sviluppo della moto in modo adeguato, come se fosse «in attesa» del pilota, ma la sua lunga assenza ha complicato tutto, mentre la concorrenza continuava a evolversi.
È stato proprio questo che il responsabile ha spiegato, in parole a GPOne, ricordando le differenze nella moto che il marchio ha cercato di operare, parzialmente con successo: ‘Nel 2022 la Honda è arrivata con un design completamente nuovo. La moto era in realtà completamente diversa, così diversa che abbiamo dovuto comprenderla. Da qui è venuta la difficoltà di dover inseguire la differenza rispetto ai costruttori rivali, che nel frattempo continuava a crescere’.
Nonostante l’evoluzione, la concorrenza e soprattutto la Ducati, si sono superati e hanno messo la Honda (e non solo) in difficoltà: ‘Abbiamo migliorato la moto del 2022 e 2023, ma gli altri hanno sempre continuato ad alzare l’asticella. Se guardi i tempi per giro della Ducati tra il 2022 e il 2024, ha battuto tutti i record, quindi ci ha messi in difficoltà, questa è la mia conclusione principale’.