Luca Marini continua lontano dall’essere al livello di Joan Mir nell’approccio alla Repsol Honda – dove lo spagnolo è stato dallo scorso anno. Fino all’anno scorso, aveva guidato solo moto Ducati in MotoGP, quindi è ancora in una fase di adattamento e apprendimento.
Il italiano ha spiegato che ritiene che l’esperienza e la conoscenza maggiori del collega con la moto gli consentano un tipo di approccio diverso nella guida, con maggiori rischi:
– Ha più fiducia nella moto. Penso che abbia più esperienza, quindi capisce molto meglio la sensazione con l’anteriore e il posteriore nella fase di ingresso in curva. Riesce ad essere più aggressivo, rischiando di più nella fase finale dell’inclinazione, e cerca di fare la differenza lì. Alla fine, è più veloce di me in quel punto.
Marini ritiene che, per il resto, sia su un livello più simile, anche se ha alcune altre difficoltà: ‘Inoltre, è molto simile. Sto avendo difficoltà in frenata, ma a volte arrivo alle curve un po’ al limite e non riesco a far girare la moto come loro. Quando rilasci il freno con una pressione costante, la moto gira bene. Ma devi fidarti della gomma Michelin‘.
La stagione di Marini è iniziata con il 20° posto al GP del Qatar, mentre in Portogallo è stato 17° – a sole due posizioni dal poter ottenere punti. Tuttavia, in entrambe le gare è stato il pilota Honda meno ben classificato.