Il 18 marzo 2024 segna un momento importante nel caso della “truffa delle pensioni” legata al marchio Norton Motorcycles. Una storia veramente triste e un’ombra che si è proiettata non solo sul glorioso marchio britannico, ma anche sull’industria delle moto in generale durante la gestione, almeno discutibile, di Stuart Garner.
Quattro anni fa, quello che era, per tutti gli effetti, una truffa, è venuto alla luce e, dopo un lungo percorso legale, le vittime coinvolte stanno finalmente vedendo riconosciuto il loro diritto a un risarcimento. Per chi non sa o non ricorda i dettagli, facciamo un breve riassunto di quanto accaduto. Tra il 2012 e il 2013, più di 200 lavoratori britannici sono stati persuasi a trasferire circa 11,5 milioni di sterline ai fondi pensione Norton, solo per scoprire, anni dopo, di essere stati vittime di una truffa nelle pensioni. I soldi investiti nei piani pensionistici di Norton venivano infatti utilizzati per finanziare gli affari dell’azienda, gestita da Garner.
Nel dicembre 2020, il Pension Ombudsman del Regno Unito ha ordinato a Garner di rimborsare circa 14 milioni di sterline ai pensionati danneggiati. Tuttavia, la dichiarazione di bancarotta di Garner ha sollevato dubbi sulla possibilità che le vittime ricevessero un risarcimento. Il Fraud Compensation Fund del Pension Protection Fund del Regno Unito ha stabilito, dopo quasi quattro anni di valutazioni, che le vittime hanno diritto a un risarcimento. Il fondo pagherà 9,4 milioni di sterline ai tre regimi pensionistici coinvolti.
Anche se gli importi individuali per ciascuno dei circa 200 lavoratori coinvolti non sono ancora stati calcolati, si stima che entro novembre 2024 questo processo possa essere completato ed è ciò che ovviamente ci auguriamo. La speranza è che, presto, le vittime possano recuperare una parte equa dei loro risparmi ingiustamente persi e che tutti noi possiamo finalmente porre fine a questo caso insolito che non ha fatto altro che danneggiare l’immagine del marchio Norton Motorcycles.