Finalmente c’è azione in pista oltre alla Safety Car a Phillip Island, e con il sole che brilla e i piloti che hanno garantito direttamente l’accesso alla Q2, in una sessione dominata da Ángel Piqueras, ma dove i tempi non sono migliorati significativamente, nonostante ci fossero condizioni in pista per farlo.
Dopo il caos delle ultime ore a Phillip Island che ha portato al cancellamento del FP1 del MotoGP, la pioggia ha finalmente dato tregua e ha permesso al Moto3 di scendere in pista, nonostante le condizioni bagnate dell’asfalto.
I piloti più coraggiosi non hanno perso tempo a uscire in pista e nemmeno dopo cinque minuti Taiyo Furusato è caduto con un incidente, fortunatamente senza gravità anche se la moto ha colpito la testa del #72.
David Alonso è stato uno dei primi a segnare un tempo in tabella con un giro in 1:48.513s, ma questo sarebbe stato migliorato, come ci si aspettava, da Ángel Piqueras poco dopo, portandolo a 1:47.368s, con lo stesso che è poi entrato nel secondo 46, in 1:46.295s.
Con praticamente 15 minuti di sessione trascorsi, Piqueras era il protagonista con un vantaggio di 1.7s su Alonso. Il giro di riferimento in questa fase era 1:45.753s.
Piqueras era in grande forma e ha nuovamente migliorato il suo stesso record, alzando l’asticella a 1:44.949s, con Alonso a 1.042s di distanza, prima che Furusato cadesse ancora una volta.
A poco più di 11 minuti dalla fine della sessione, la maggior parte dei piloti si è diretta verso il box per preparare l’ultimo, o uno degli ultimi giri in pista, e per attaccare o assicurarsi la Q2 in modo diretto. Fuori da questo gruppo di piloti c’erano alcuni di riferimento come Jose Antonio Rueda, Joel Kelso, David Muñoz, Ivan Ortolá o Furusato.
Poco dopo, la maggior parte dei piloti stava tornando in pista, prima che Luca Lunetta cadesse, e di nuovo alla curva 4.
E poco dopo è stata la volta di Filippo Farioli:
Another rider caught out at Turn 4!
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) October 18, 2024
This time it's Farioli 💥#AustralianGP 🇦🇺 pic.twitter.com/GoCXYjnRTh
La sessione procedeva a buon ritmo verso la sua conclusione, ma i tempi non registravano miglioramenti significativi, con Riccardo Rossi che si univa al gruppo di piloti caduti alla curva 4.
Le cadute si susseguivano e ora era Stefano Nepa alla curva 11, e poco dopo era il suo compagno Nicola Carraro ad elevare il numero di cadute a sei alla curva 4.
La sessione è terminata poco dopo, con i 14 piloti che hanno garantito la Q2 in modo diretto, e con Piqueras in testa.