I costruttori giapponesi hanno una lunga storia di successo nel MotoGP. Fino a pochi anni fa, i titoli erano divisi tra Honda e Yamaha, e anche la Suzuki è riuscita a coronarsi campione. Tuttavia, la pandemia ha segnato un punto di svolta e ora i giapponesi sono in grande difficoltà dietro agli europei che dominano.
Santi Hernández è capo meccanico alla Honda da diversi anni e ha assistito a entrambe le realtà. L’ingegnere ritiene che la fase della pandemia, in cui le misure sono state più rigide in Giappone che in Europa, abbia avuto un impatto sui progetti di Honda e Yamaha:
– Non lo so… è evidente che l’epoca del Covid-19 ha colpito meno i marchi europei rispetto a quelli giapponesi. Vediamo che anche la Yamaha sta soffrendo da allora, perché prima del Covid-19 erano loro a essere sempre in testa. Influisce su come hanno gestito la pandemia nel loro paese, e gli europei ne sono usciti beneficiati.
Hernández ritiene che possano esserci altri fattori, ma l’aspetto più importante, in questo momento, è concentrarsi sull’ottimizzazione: ‘Bene, potremmo entrare in molti dettagli, differenze in ciò che fanno gli uni e fanno gli altri, ma dobbiamo concentrarci su cosa c’è da fare e cercare di migliorare’.