La Ducati ha possibilità molto limitate di sviluppare la sua moto MotoGP nel contesto del nuovo sistema di concessioni. Tuttavia, nella seconda metà della stagione, l’effetto sui risultati non si vede.
Infatti, il costruttore di Borgo Panigale non ha ancora vinto un Gran Premio fino ad ora (Maverick Viñales, dell’Aprilia, è stato il vincitore ad Austin). E spesso è la Ducati a monopolizzare le posizioni di vertice.
Infatti, nelle ultime otto gare sono state le Desmosedici GP23 e GP24 a occupare sempre, almeno, l’intero podio, e in una sola gara non ci sono state quattro Ducati nelle prime quattro posizioni.
Quando si parlava dell’importanza delle gomme nelle prestazioni delle attuali moto, Jorge Lorenzo ha detto nel podcast Dura la Vita che la moto Ducati potrebbe avere una superiorità simile con altre gomme: ‘Credo che la Ducati sia così completa che dominerebbe allo stesso modo con una gomma Michelin o con una gomma Pirelli. Sono otto triplette consecutive della Ducati‘.
Secondo Rúben Xaus, la competitività dei piloti Ducati e il loro numero hanno anche un’influenza: ‘La Ducati è stata migliore nell’applicare la tecnica per questa moto, ma c’è una spiegazione. Quando hai otto piloti così avanti, molto diversi, con modi diversi di guidare, e tutti sono veloci, alla fine si crea una tendenza a concludere che la gomma si sviluppa in quel modo di guidare e tutti devono sforzarsi di fare quelle traiettorie per andare come loro. Guarda Fabio Quartararo o le Honda, che soffrono, fanno le stesse traiettorie delle Ducati, ma sono costretti a farle perché altrimenti non sono veloci‘.