Marc Márquez ha raggiunto questa domenica un’altra vittoria nel MotoGP, ora nel GP di San Marino. In questo modo, l’uomo della Gresini si è avvicinato considerevolmente al leader del campionato, Jorge Martín (Prima Pramac/Ducati), che ha adottato una strategia poco azzeccata e ha cambiato moto quando sono cadute alcune gocce di pioggia.
In conferenza stampa, l’otto volte campione del mondo ha ammesso che l’arrivo della pioggia è stato un punto di svolta: ‘È chiaro che sapevamo di avere il ritmo dei piloti di vertice per tutto il fine settimana, ma a partire dalla nona posizione, io e Enea [Bastianini] siamo stati abbastanza penalizzati nei primi giri. Ma quando ha iniziato a cadere un po’ d’acqua sul parabrezza e in pista, allora ho deciso di attaccare o correre più rischi, e in un giro ho sorpassato cinque piloti e sono riuscito a guidare la gara. Da quel momento, è stato, «Bene, sto guidando». Ma per me la migliore sorpresa è stata la seconda parte della gara, quando ho fatto il giro più veloce della corsa, quando avevo un ritmo molto buono, stavo fluendo. Stavo perdendo dove perdevo nei test e stavo guadagnando dove guadagnavo nei test, quindi la sensazione è stata piuttosto buona. Questa vittoria è molto importante per tutta la famiglia Gresini, per il team Gresini, e voglio dedicarla a loro. E in particolare è un bel tributo a Fausto’.
Secondo Márquez, partendo dal nono posto solo uno scenario del genere avrebbe reso possibile la vittoria: ‘Certo che dopo l’errore che abbiamo commesso nella qualifica, l’unica possibilità era avere questo tipo di condizioni. Perché come avete visto, nei primi giri io e Enea eravamo bloccati dietro il [Brad] Binder, e solo in quei tre/quattro giri Pecco e Martín hanno già cominciato ad aprire una distanza. E a quel punto ho detto, «Adesso è il momento di correre un rischio e non c’è nulla da perdere». Questa volta è andata bene, ma devi correre il rischio. Sono anche caduto diverse volte con le slick in quelle condizioni, ma oggi sono riuscito a rimanere in moto’.
Prima che la gara iniziasse, il #93 aveva indicazioni che non avrebbe piovuto molto, e poi in pista ha deciso di seguire la strategia dei piloti italiani – che non hanno cambiato moto: ‘Ho chiesto al mio team, a Frankie [Carchedi, capo dei meccanici] prima dell’inizio della gara, e lui ha detto, «le previsioni dicono di no, ma potrebbe arrivare qualcosa». Quando dicono «potrebbe arrivare qualcosa» significa pioggia leggera. Ma non si sa mai; in quelle condizioni è solo un po’ di più o un po’ di meno. Avete visto Franco Morbidelli perdere la testa alla curva 1 ed era molto bagnato. Non è uno scherzo: ho seguito i piloti locali e ho detto, «Loro sanno meglio di me»’.