La lunga corsa di ieri a Mandalika è stata segnata fin da subito dalla caduta di Jack Miller, Aleix Espargaró, Álex Márquez e Luca Marini, con la corsa che ha considerato il momento – iniziato da Miller – come un incidente di gara. L’australiano non è riuscito a spiegare bene cosa sia successo, ma ha assicurato di aver fatto di tutto per evitare danni maggiori, finendo per essere il primo a cadere, in un errore che ha ammesso.
Interrogato dalla stampa su quanto accaduto, Miller ha risposto: ‘Cavolo! Il vostro indovinello sull’incidente è buono quanto il mio! Ho avuto una buona partenza e tutto stava andando bene fino alla curva 2. Ero affiancato ad Aleix [Espargaró] e stavo cercando di mantenere la velocità, verso l’interno della curva 3 e quando siamo arrivati alla curva 3 [Maverick] Viñales era lì, quindi ho afferrato il freno anteriore ed è stato lì che è successo tutto’.
L’australiano ha anche chiesto scusa ai suoi avversari: ‘Questo è il tipo di cose che possono succedere in un primo giro. Voglio chiedere scusa ai ragazzi, non era mia intenzione, è stato un incidente di gara. Stavo cercando di gestire diverse cose allo stesso tempo e ho commesso un errore’.
È importante notare che Aleix Espargaró, uno dei piloti che è caduto, ha “scusato” Miller, comprendendo la situazione, ma ha richiamato l’attenzione sulla differenza di trattamento negli incidenti tra ciò che accade in MotoGP e Moto2, ricordando Zonta VD Goordbergh e il momento che ha avuto con Jaume Masiá: ‘Hanno dato una penalizzazione di un Giro Lungo perché Masiá è caduto. Ho visto un contatto normale alla curva 1, ma lui ha avuto una doppia penalizzazione di Giro Lungo e noi no’, e ha aggiunto:
– Non mi importa. Non incolpo Jack. Può succedere. È il primo giro. È ovvio che sta correndo un grande rischio. Ma se lo guardiamo dal lato dell’elicottero, era completamente fuori linea. Ma, in ogni caso, è una corsa e può succedere.