Johann Zarco è arrivato quest’anno alla LCR Honda con il chiaro compito di aiutare il costruttore giapponese a fare progressi, considerando che ha una delle moto meno competitive del gruppo. E, nonostante i cambiamenti già apportati, c’è ancora molto lavoro da fare in modo più approfondito.
Dopo il Gran Premio di Francia, al pilota è stato chiesto del nuovo braccio oscillante e, nella risposta, ha spiegato che non sarà ciò che farà la differenza significativa: ‘Questo non cambierà molto. In questo momento, quando tutto funziona, puoi giocare con questo braccio oscillante. Al momento è solo per ottenere più informazioni, su come gestire l’aderenza‘.
Secondo Zarco, la Honda ha bisogno di cambiare la base stessa della moto per fare progressi decisivi: ‘Ma c’è un problema più grande che manca alla base della moto, nel cuore della moto. Voglio dire, il cuore della moto è il motore, non mi riferisco al motore; mi riferisco al “DNA” puro della moto – questo deve cambiare per darci un secondo respiro‘.
Dopo cinque Gran Premi, Zarco si trova al 19º posto con nove punti, subito dietro al miglior pilota Honda che è Joan Mir (Repsol Honda). La Honda è ultima nel Campionato Costruttori, trovandosi anche in fondo al Campionato Squadre.