La questione dei dazi provenienti dagli Stati Uniti sta influenzando il mercato delle motociclette, e l’ACEM ha risposto chiedendo che il settore venga escluso dalla guerra commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti.
L’Associazione dei Costruttori di Motociclette Europei ha emesso una dichiarazione dopo che la Commissione Europea ha confermato questo giovedì un aumento del 50% dei dazi sulle motociclette con cilindrate superiori ai 500cc provenienti dagli Stati Uniti. La misura entrerà in vigore il 1 aprile.
Questa è una risposta all’aumento dei dazi del 25% sugli alluminio e acciaio provenienti dall’UE. In futuro, anche le motociclette con cilindrate più piccole e persino le motociclette elettriche potrebbero essere incluse in una seconda fase, attualmente aperta alla consultazione pubblica. L’ACEM spera che l’intero settore venga escluso da questa nuova tassazione, che era già stata in vigore dal 2018 al 2020.
L’organizzazione ha sottolineato la forte interconnessione tra gli Stati Uniti e l’Europa nel settore delle motociclette, sia a livello industriale che economico, con i produttori europei che hanno una forte presenza negli Stati Uniti e viceversa. L’ACEM ritiene che questa guerra commerciale metta a rischio le imprese, i clienti e i dipendenti da entrambe le parti e propone una soluzione negoziata piuttosto che misure ritorsive.
Antonio Perlot, Segretario Generale dell’ACEM, ha dichiarato: ‘Pur riconoscendo la necessità di una risposta equilibrata alle controversie commerciali, le motociclette non dovrebbero diventare danno collaterale in conflitti commerciali più ampi. L’industria motociclistica offre un’alta qualità di produzione e posti di lavoro correlati, mobilità e accesso all’occupazione per milioni di persone ed è un fondamentale motore economico. Poiché nessuno vince nelle guerre commerciali, chiediamo fermamente un ritorno alla ragione e che entrambe le parti raggiungano una soluzione equa’.