Vice-campione del mondo in Moto2, Tony Arbolino ha analizzato diversi argomenti in un’intervista che ha concesso. Il pilota della Elf Marc VDS è visto da molti come uno dei principali candidati a vincere il Mondiale nella categoria intermedia dopo l’ingresso di Pedro Acosta nel MotoGP.
‘Nella prima parte della stagione, ero sempre davanti e mi sentivo bene con le gomme e la moto. Nella seconda fase della stagione, non volevo accontentarmi del secondo posto e ho iniziato a fare cambiamenti, seguendo un percorso sbagliato. In alcune gare, ho perso molta fiducia con la moto’, ha ricordato in un’intervista al giornale La Gazzetta dello Sport.
‘Quest’anno sarà una lotta molto intensa e voglio prepararmi bene. Le nuove gomme Pirelli avranno un grande impatto sullo stile di guida. Mi sono sentito bene nei test a Valencia, sembra che potremo fare un po’ di differenza in più. Il tempo lo dirà, ma sono deciso a lottare per il campionato fino alla fine’, ha assicurato il numero 14.
Recentemente, la presenza di piloti italiani è aumentata nelle varie categorie. Tra Moto3, Moto2 e MotoGP, il contingente transalpino conta 15 rappresentanti.
‘Attualmente, l’allenamento fisico è diventato molto importante e rigoroso. In Spagna, i piloti si preparano fin da piccoli in modo decisivo, creando così un certo divario. I campionati in Spagna sono più formativi rispetto a quelli in Italia’, ha confrontato.
Chiesto di commentare chi siano o siano stati i migliori piloti della storia, Arbolino non ha esitato.
‘Credo che i piloti più forti siano o siano stati Valentino Rossi, Marc Márquez e Giacomo Agostini’, ha concluso.