Nel edificio della divisione motocicli della Honda ad Asaka, nella Prefettura di Saitama, è stato presentato un nuovo motore V3 dotato di supercompressore elettrico. Anche se non è accessibile al pubblico, ho avuto l’opportunità di osservare da vicino questa novità che promette di rivoluzionare il mercato.
Il motore, rivelato inizialmente all’EICMA 2024, si distingue per la sua struttura compatta e leggera, comparabile alle moto da 250cc in termini di larghezza e simile a quelle da 400cc in altezza e lunghezza. Questo design innovativo suggerisce che, nonostante sia classificato come un motore di media cilindrata, possa offrire prestazioni equivalenti a motori di dimensioni maggiori, grazie alla potenza fornita dal supercompressore elettrico.
Una delle caratteristiche più distintive dell’unità esposta è stata la sua dimensione ridotta, evidenziando la larghezza del telaio principale, che differisce di poco dalla larghezza del pneumatico posteriore. Questo, di dimensione 200, rafforza l’idea di una moto di grandi dimensioni, anche in un formato compatto.
Ispirato dalla tecnologia di competizione
Il design del motore V3 richiama la tecnologia sviluppata nel RC211V, la iconica macchina di MotoGP della Honda. L’angolo di 75 gradi tra i cilindri, simile a quello del RC211V a cinque cilindri, e la disposizione di componenti come la frizione e l’albero motore indicano chiare influenze dell’ingegneria sportiva.
Il supercompressore elettrico, una innovazione chiave, occupa uno spazio sorprendentemente ridotto, simile a una piccola lattina da 350cc. Questo componente conferisce una versatilità unica al motore, permettendo adattamenti per versioni naturalmente aspirate.
Il ruolo del supercompressore
La scatola dell’aria metallica, progettata per sopportare la pressione generata dal supercompressore, è un altro esempio di ingegneria avanzata. Anche se non si sa se la versione finale dell’impeller sarà identica al prototipo presentato, il design attuale mette in evidenza l’attenzione ai dettagli e la ricerca di prestazioni ottimizzate.
Il V3 sarà utilizzato in una naked?
Sebbene Honda abbia presentato solo il motore V3 e non una moto completa, gli elementi mostrati forniscono indizi sul tipo di macchina che possiamo aspettarci. La traversa superiore del telaio, dotata di fori per montare manubri di tipo naked, suggerisce che la moto finale potrebbe avere un design confortevole e orientato al touring.
L’uso di componenti come la sospensione e il braccio oscillante ProArm del modello precedente CB1000R solleva interrogativi su se questi pezzi saranno mantenuti nella versione di produzione o se sono stati utilizzati solo per la dimostrazione.
Il motore V3 della Honda combina innovazione, prestazioni e un design compatto che può ridefinire le aspettative per una moto ad alte prestazioni. Nonostante le informazioni limitate, le caratteristiche presentate indicano una macchina che bilancia potenza ed efficienza con eleganza e funzionalità. La Honda, ancora una volta, dimostra di essere all’avanguardia nell’ingegneria motociclistica, lasciando appassionati ed esperti in attesa di ciò che verrà.
Fonte: Japan Webike