Le preoccupazioni ambientali sono sempre più frequenti tra i governi di paesi di tutto il mondo. Le legislazioni diventano sempre più restrittive per quanto riguarda i motori inquinanti e l’industria delle moto deve adattarsi come tutte le altre.
E proprio per questo motivo, Honda ha deciso di smettere di produrre ciclomotori da 50 centimetri cubici per il Giappone a partire da maggio dell’anno prossimo. È una risposta alla legislazione anti-inquinamento più rigorosa in quel paese, dove il costruttore detiene circa l’80% del mercato delle moto a bassa cilindrata.
C’è anche una diminuzione di popolarità delle moto e degli scooter da 50 cc, a causa dell’aumento dei modelli elettrici. Nikkei Asia mostra che c’è stata una drastica diminuzione da quasi tre milioni di veicoli nel 1982 a poco più di 90.000 l’anno scorso.
In questo momento, secondo il sito Motorrad, Honda sta puntando molto sulla propulsione elettrica, prevedendo di lanciare 30 modelli di moto e scooter a due ruote entro il 2030. Con la fine dei 50 cc, si chiude la produzione di alcuni modelli iconici come la CRF 50 F o la Super Cub.