E’ stato ipotizzato che Toprak Razgatlioglu potrebbe passare al MotoGP già nel 2025, con il suo manager Kenan Sofuoglu che assicura di aver già informato la ROKiT BMW di questo desiderio. Altri rumors suggeriscono un ingresso nella categoria regina con il costruttore bavarese, eventualmente nel 2027 – cosa che secondo Giulio Nava non sarebbe la scelta migliore.
Il capo ingegnere di Alvaro Bautista nel Campionato del Mondo Superbike ha usato il trasferimento di Marc Márquez alla Gresini come esempio, sottolineando che lo spagnolo non è partito da zero né con incognite nonostante non conoscesse la moto:
– A mio parere ci sono grandi differenze. Voglio dire, Marc adesso dici che ha avuto un periodo in cui ha avuto qualche problema, è andato su una moto che in ogni caso lo ha aiutato perché la moto non era un punto interrogativo in nessun caso, lui doveva solo concentrarsi nell’imparare a guidarla – o abituarsi a guidarla. Lui l’ha fatto e si sta comportando bene. Ma Marc viene da quel mondo, Marc è cresciuto lì. […]. Beh, il MotoGP si è evoluto rispetto al 2013, che è stato il suo primo anno lì, ma non è il giorno e la notte. E Marc è arrivato a 20 anni.
Quanto a Razgatlioglu, Nava spiegò che entrare nel MotoGP con la BMW non avrebbe dato alcune garanzie e sicurezze al pilota che sarebbero state ideali in un anno di debutto: ‘Toprak, se fosse andato lì nel 2027, avrebbe avuto un’età maggiore rispetto ad ora. Se arrivi lì con la BMW, come ho detto prima su Marc, vai lì con un punto interrogativo nel senso che se ora vai su una Ducati sai cosa hai; se andassi su una Honda come Marc nel 2013 sapevi cosa avevi. Cioè, avevi la moto lì in quel momento – non voglio dire che sia la migliore del gruppo – ma una moto di punta funzionava in quel momento, in cui più o meno tutti i piloti che erano su di essa erano in grado di esprimere un certo livello di performance. […] Se vai su una moto nuova, cioè devi imparare la categoria, non sai il livello del prodotto che hai tra le mani… secondo me non è così semplice’.
L’italiano ha anche detto: ‘Cioè, vedrei molto più facile per qualcuno come lui, se vuole andare nel MotoGP, essere su una moto in cui il primo passo è concentrarsi su se stesso, imparare a guidarla, ma non metterla in discussione. Ma se vai su una moto per il primo anno, devi capire come guidarla e allo stesso tempo ogni volta che entri nel garage hai «X» persone davanti a te che ti chiedono: «Ma il motore, ma il cambio, ma il telaio». Non è la situazione migliore per iniziare, capisci. Cioè, con i limiti che ha’.