Lo scorso domenica, Francesco Bagnaia cercava di lottare per la vittoria di casa nel GP dell’Emilia Romagna quando è caduto a meno di dieci giri dalla fine, subendo un abbandono inglorioso. L’uomo della Ducati affronta ora il GP dell’Indonesia, mirando a tornare in cima al podio mentre insegue la leadership del campionato.
Il campione del 2022 e 2023 ha ammesso di non avere ancora risposte per la mancanza di ritmo all’inizio della gara a Misano: ‘Riguardo a quello che è successo con il ritmo, è difficile dire qualcosa. All’inizio della gara, è stato molto difficile attaccare, non avevo una buona sensazione con la gomma posteriore. Abbiamo parlato molto con la Michelin, abbiamo cercato di lavorare insieme, come sempre, per sviluppare e collaborare’.
La gara di domenica scorsa si è conclusa con una caduta per Bagnaia, che ha ammesso e spiegato l’errore: ‘Riguardo all’incidente, non è la prima volta che succede. È stato un mio errore, ma così come non stai attaccando tanto i freni e la tua moto è più allineata, è più facile perdere l’anteriore. È qualcosa che abbiamo già visto in questa stagione’.
Dopo il calo di prestazioni a Misano, l’italiano è ora concentrato sul GP dell’Indonesia, come ha sottolineato: ‘È stata una domenica strana, perché mi sono sentito piuttosto bene per tutto il weekend, e poi, in gara, ho avuto difficoltà a ripetere lo stesso ritmo che stavo facendo in prova. Siamo già concentrati su questo weekend. Nella scorsa stagione è andata bene – solo la domenica, ma cercheremo di prendere ciò che abbiamo fatto domenica e cercare di essere competitivi per il resto del weekend’.
De facto, Bagnaia ha la possibilità di reagire immediatamente a un deludente abbandono e considera che Mandalika sia una buona pista per farlo: ‘Sì, perché è un circuito che mi piace, è un circuito che è un po’ diverso da quello a cui siamo abituati in termini di aderenza – ci sarà meno aderenza e dovremo abituarci a questo il più rapidamente possibile. Ma è una buona pista e mi piace, e penso che possiamo essere molto veloci’.
