Fabio Quartararo potrebbe non avere un curriculum impressionante nel Moto2 e nel Moto3, ma quando nel 2019 è arrivato nel MotoGP è diventato immediatamente un candidato alle posizioni di vertice – tanto che, due anni dopo, è diventato campione per la prima volta.
Uno degli elementi che lo accompagna attualmente è Julián Simón. Il coach ha parlato al sito Relevo di come sia lavorare con il francese, ammettendo che ci sono sfide considerevoli:
– Non è affatto facile. Lui è qualcuno che dal primo minuto del fine settimana, o di un test, esce e si mette in modalità pilota, e fino a quando non torna ai box dà tutto. Quando qualcuno dà tutto, la frustrazione è grande, perché le aspettative sono grandi, perché non lasci niente. Con lui, bisogna soffrire molto questo, e gestirlo molto bene. Perché lui è un “assassino”, è abituato a fare pole position, a ottenere vittorie, ed è venuto in questo mondo del motociclismo per vincere.
Simón ha ricordato che Quartararo ha ottenuto buone prestazioni e risultati sin dal suo arrivo nel MotoGP, e ha sottolineato nuovamente che la gestione delle aspettative è essenziale quando si lavora con “El Diablo”: ‘Con lui bisogna lottare e soffrire questo, e gestire molto bene questa situazione, cercando di non creargli aspettative troppo alte in questi momenti, non parlare delle posizioni, ma piuttosto di guidare e vedere dove arriva‘.