Quando tutto sembrava perduto per continuare nel MotoGP, Fabio Di Giannantonio ha visto una porta aprirsi per il 2024: quella del team VR46 Racing, a seguito dell’uscita di Luca Marini verso la Repsol Honda. La vittoria nel GP del Qatar è considerata un aspetto fondamentale per aver ottenuto il posto, ma il direttore del team, Uccio Salucci, ha rifiutato che sia stato l’unico motivo.
Prima di tutto, il responsabile ha sottolineato a Motorsport.com che il #49 era già competitivo molto prima di firmare il contratto: ‘Non è certo che sia stato forte solo prima o dopo la firma. Era forte da due mesi‘.
Riguardo al processo decisionale, Salucci ha spiegato: ‘Analizzo le cose, gara dopo gara, curva dopo curva, e lui ha cambiato letteralmente marcia. Ho anche parlato con [Gigi] Dall’Igna su questo per capire la motivazione tecnica e mi ha detto che non è mai solo una motivazione. Sono sempre tre o quattro aspetti che cambiano la situazione. Quindi, ha montato un ammortizzatore che funziona, una mappatura dell’accelerazione che gli mancava. Gli ha dato una motivazione‘.