Ieri è stato il primo giorno di test della MotoGP a Losail, in cui Álex Rins è stato 19º nella classifica dei tempi. Il pilota della Monster Energy Yamaha ha dovuto adattarsi alle novità che il circuito qatari ha ricevuto lo scorso anno, ma è riuscito a lavorare sulla sua YZR-M1 dopo quell’aggiustamento che ha dovuto fare.
L’espagnolo ha iniziato parlando della sua condizione fisica, ammettendo di essere arrivato in Qatar con qualche preoccupazione: ‘La gamba sta bene. Ero un po’ preoccupato perché questa settimana dopo Sepang ho avuto alcune difficoltà a casa. Non so se è a causa del freddo ad Andorra o se l’osso si sta ancora consolidando o forse le viti che stanno toccando alcuni nervi. Ero un po’ spaventato, ma fortunatamente sulla moto mi sono sentito bene‘.
Riguardo alla sua giornata di lavoro di lunedì, Rins ha fatto un riassunto: ‘La giornata è stata un po’ strana, ho avuto molte difficoltà al mattino perché non sono venuto qui l’anno scorso e per me tutto cambia: il nuovo asfalto, colori diversi in pista, nuovi edifici… quindi, onestamente, è stato un po’ difficile per me prendere i riferimenti. E dopo abbiamo provato molte cose, vari componenti, confermando quanto fatto a Sepang, e anche un nuovo scarico, le alette della forcella che sembrano funzionare un po’ meglio – almeno negli ultimi minuti della sessione con 20 giri sulle gomme ho fatto il mio miglior tempo di giro, quindi va bene. Ho cercato di fare questo lavoro in più per avere un martedì più libero in termini di cercare di lavorare sull’assetto della moto per la gara‘.
Sulla soluzione che potrebbe trovare nell’ultimo giorno di test, il #42 ha detto: ‘Se troviamo qualcosa, potrebbe essere interessante migliorare in frenata e accelerazione. Questo significa tutto. Onestamente mi sento meglio in frenata rispetto a Sepang, ma ci manca ancora un po’ di aderenza all’uscita delle curve – come le curve 7, 8, tutta questa accelerazione, curva 15… sembra che gli altri costruttori abbiano un po’ di più di noi. Forse il controllo di trazione o l’elettronica stanno funzionando un po’ meglio di noi. Non so; abbiamo bisogno di capire‘.