Pedro Acosta arriva quest’anno nel MotoGP entrando nel team Red Bull GasGas Tech3. Ha preso il posto di Pol Espargaró che, nonostante sia rimasto senza spazio nel gruppo, non può fare a meno di essere contento e addirittura sorpreso dal suo giovane compatriota spagnolo.
Interrogato dal giornale Marca se si aspetta che il rookie vinca rapidamente, il veterano ha affermato: ‘Penso di sì. Era un po’ che non vedevo un pilota con tanto talento debuttare nel MotoGP. L’ho visto in Malesia e forse in Malesia è stato un po’ più reale che negli altri posti perché ha fatto altri tre giorni di test rispetto agli altri e quando gli altri sono arrivati, lui aveva già un po’ di esperienza su questo circuito, ma questa esperienza non l’avrà soprattutto nelle prime gare fuori dall’Europa, dove hanno girato di meno, e la avrà quando arriveremo in Europa, a Jerez per esempio. Quindi penso che le prime gare saranno soprattutto un po’ di apprendimento, capire la nuova agenda, le gare Sprint del sabato, le qualifiche del mattino, c’è molta intensità‘.
E dove Acosta ha sorpreso di più? Espargaró ha risposto: ‘Soprattutto nell’adattamento che ha avuto. Mi ha sorpreso molto la sua maturità nonostante la sua giovane età. Il MotoGP è molto diverso dal Moto2. Cambia parecchio: l’elettronica, tutti i dispositivi che ha per abbassare la moto in accelerazione, come deve adattarsi alla potenza, ai freni in carbonio, alle gomme nuove, e lui ha mostrato una grande maturità nell’adattarsi a tutto questo. […]. Ci sono molti piloti di Moto2 che arrivano e hanno molte difficoltà quando montano la gomma nuova perché bisogna guidare in modo diverso rispetto alla gomma usata a cui sei più abituato. Lui faceva questo al momento giusto e nelle giri veloci l’abbiamo visto. La maturità con cui affronta questi cambiamenti è impressionante per me‘.